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Ecco la nuova Irene Grandi: torna dopo un lustro di silenzio

Ecco la nuova Irene Grandi: torna dopo un lustro di silenzio

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Dodici tracce inedite, nuove produttore e manager, ma anche nuova casa discografica e, soprattutto, una nuova Irene Grandi. A distanza di cinque anni dall’ultima fatica (il 12 febbraio per Sony), l’artista toscana torna con album “iniziato per gioco, poi fatto sul serio e alla fine molto sul serio” visto che nel titolo, ‘Un vento senza nome’, porta la canzone con cui salira’ ancora una volta sul palco del festival di Sanremo. Un brano al femminile, che canta la fuga liberatoria di una donna dalle forzature di certe “relazioni malate, che la vorrebbero sottomettere e plasmare e che non la lasciano essere quella che e’”. Un racconto messo insieme con pezzi di vite altrui, dove l’accento cade “non sulla violenza delle relazioni, ma sul coraggio di liberarsene”, ma che vale sul fronte autobiografico nel percorso di rinnovamento che l’artista ha raccontato di aver intrapreso in questo periodo di “silenzio e vuoto cercato”, fatto di ricezione degli stimoli che provengono dalla vita.

E’ stato cosi’ che Irene Grandi ha scoperto “di avere di nuovo voglia di scrivere, di non scappare alla calma e lasciare che la vita si esprima e ti insegni anche qualcosa”. Il momento, allora, era propizio per un nuovo incontro con Saverio Lanza che da produttore l’ha sostenuta nella raffinazione di musiche e testi; nell’album torna anche il piano di Stefano Bollani, a partire proprio dal brano sanremese, e mettono la firma su canzoni anche Cristina Dona’ e Marco Parente.

Il tour che seguira’ la pubblicazione dell’album partira’ da Firenze il 7 maggio, e destinato a visitare numerosi teatri d’Italia, sara’ l’occasione per trovare una sintesi tra il suono caldo e avvolgente di un disco che appare lontano dai precedenti dell’artista, sebbene lei ne avverta, invece, la “continuita’”, non foss’altro perche’ scritto di suo pugno e all’apice di un percorso incentrato sul se’. Da un punto di vista piu’ pratico, Irene Grandi ha fatto notare che gia’ da due anni aveva “abituato il pubblico a risentire i vecchi brani in maniera piu’ minimal”.

Fonte: Agi.it

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