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Quarto Grado: Gianluigi Nuzzi sulle tracce di Guerrina Piscaglia

Quarto Grado: Gianluigi Nuzzi sulle tracce di Guerrina Piscaglia

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Gianluigi Nuzzi, in prima serata, apre il nuovo appuntamento con “Quarto Grado” con il giallo di Guerrina Piscaglia. Cercando di ricostruire gli elementi finora in possesso degli inquirenti, il conduttore cercherà di rispondere ad alcune domande sul ritrovamento delle ossa ritrovate nel piccolo cimitero di San Gianni, nel comune di Sestino (Arezzo), dove sono state ritrovate casualmente parti di ossa umane che potrebbero non appartenere a persone che, negli anni, vi sono state sepolte: I resti ritrovati nel piccolo cimitero appartengono alla donna scomparsa? A quasi un anno dalla sparizione della 50enne da Ca’ Raffaello, gli esiti degli esami potrebbero far luce sulla vicenda, anche ad un primo esame dei tessuti, i Ris non hanno potuto estrarre il DNA a causa del danneggiamento del materiale ritrovato. Con ricostruzioni, testimonianze e documenti inediti, Gianluigi Nuzzi, con Alessandra Viero, ripercorre il mistero e fornisce aggiornamenti sugli ultimi sviluppi delle indagini.

Inoltre, il settimanale a cura di Siria Magri torna sul duplice omicidio di Pordenone. Trifone Ragone e Teresa Costanza, assassinati la sera del 17 marzo nel parcheggio del Palasport di Pordenone, avevano un nemico spietato? Secondo il procuratore si tratta di «un killer che aveva premeditato le proprie azioni e pianificato la barbara uccisione della coppia». Gli inquirenti ora scandagliano le vite dei giovani fidanzati.

“Quarto Grado” torna ad approfondire il caso di Elena Ceste, all’indomani della rinuncia all’incarico del legale di Michele Buoninconti. Proprio oggi 10 aprile, giorno in cui il settimanale Giallo ha pubblicato degli stralci sulla perizia psicologica di Michele Buoninconti. Dalla perizia emergerebbero chiaramente disturbi della personalità di Michele, uomo ossessivo-compulsivo che, controllava Elena fino al punto da non farla più uscire di casa, nemmeno per andare dal parrucchiere. Dalla perizia emergerebbe, inoltre, che, nei primi momenti in cui cercava la moglie insieme a colleghi e forze dell’ordine, avrebbe volontariamente depistato le ricerche e sviato le intuizioni. Secondo il profilo psicologico redatto dal perito dell’accusa, Michele sarebbe una persona fortemente intuitiva e capace di far fronte agli imprevisti in maniera eclettica e creativa, avrebbe una personalità molto forte e decisa ma anche distaccata.

 

 

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