ARTE ANTEPRIME FILM CINE&TURISMO CINEMA INTERVISTE LIBERAMENTE LIBRI LO SAPEVATE CHE... MODA E TENDENZE MUSICA NEWS RECENSIONI FILM RECENSIONI SR E JR RUBRICHE TEATRO TV
Caricamento in corso

Squadra Mobile: la cronaca raccontata con umanità. Dal 20 aprile su Canale 5

Squadra Mobile: la cronaca raccontata con umanità. Dal 20 aprile su Canale 5

Condividi questo articolo:

“Squadra Mobile” capitanata dall’amatissimo commissario Roberto Ardenzi, interpretato da Giorgio Tirabassi, che, dopo aver guidato il X Tuscolano di tante serie di Distretto di Polizia, torna protagonista affiancato da un gruppo di professionisti affiatati, ricchi di umanità e capacità professionali ma anche dei problemi che la vita di ogni giorno porta con sé: l’ispettore Isabella D’Amato (Valeria Bilello) in prima fila nella lotta allo stalking, Sandro Vitale (Antonio Catania), poliziotto di grande esperienza ma alle prese con un nemico pericoloso, l’alcol; Giacomo Polena (Pippo Crotti), lasciato da solo con un figlio da una moglie esasperata dalla sua avarizia. E un amico e collega come Claudio Sabatini (Daniele Liotti), che riserverà la più amara delle sorprese al nostro Ardenzi. La Squadra mobile, riprendendo alcuni elementi di “Distretto di Polizia”, torna in onda con molte novità.

A caratterizzare le 8 serate della serie sono soprattutto due elementi. Da un lato la sfida tra il nostro protagonista, Ardenzi, e il suo amico e collega Claudio Sabatini – interpretato da Daniele Liotti – che si rivela molto diverso da come appare. Si tratta di una linea di racconto inedita nella nostra serialità, una linea emozionante e coinvolgente che riserva molti sconvolgenti colpi di scena. Dall’altro ci sono i casi trattati nelle singole puntate. La loro particolarità è quella di focalizzare l’attenzione più che sulla ricerca dei colpevoli o sulla criminalità organizzata – argomenti già trattati in molte serie – sulle vittime, su quel lato della cronaca nera meno approfondito.

Daniele Liotti- Squadra Mobile

Daniele Liotti- Squadra Mobile

Ad avere più spazio in “Squadra Mobile” sono crimini come lo stalking, le molestie, il maltrattamento dei minori, il cyber bullismo o il razzismo, che vengono affrontati con grande umanità e stando sempre dalla parte delle vittime. I poliziotti della squadra si trovano a dover dimostrare non solo doti investigative ma anche qualità psicologiche e capacità di ascolto, e spesso i casi che hanno di fronte diventano per loro lo spunto per riflessioni sulla loro vita personale.
La forza della serie è quindi proprio nei personaggi, tratteggiati con grande umanità, nelle gioie e nelle difficoltà di ogni giorno fuori e dentro la questura. Una squadra che è prima di tutto un gruppo di amici pronti a sacrificarsi gli uni per gli altri e sempre disposti a un’ora di straordinario in più se un cittadino ha bisogno di aiuto. Un gruppo di personaggi raccontati a tutto tondo, con le loro paure, i loro difetti, che li rendono umani e vicini allo spettatore.
Non dimentichiamo poi un altro grande protagonista della serie, Roma: la città Eterna, nei suoi scorci più spettacolari, è lo sfondo del racconto, in un contrasto continuo tra la bellezza dei luoghi e le violenze e le miserie che ogni giorno i nostri poliziotti devono affrontare.

Serena Rossi-Squadra Mobile

Serena Rossi-Squadra Mobile

Marco Feroci-Squadra Mobile

Marco Feroci-Squadra Mobile

La storia delle otto puntate

Squadra Mobile nasce dall’idea di voler raccontare la vita quotidiana e a volte impossibile della polizia nella Capitale. Un lavoro che coinvolge h24, che non permette di avere tempo libero per la famiglia, per la vita privata o altro… eppure un lavoro a cui i nostri poliziotti sono devoti e per il quale sono disposti a sacrificare tutto…
I casi che si trovano ad affrontare sono molto variegati, dalla grande inchiesta sul traffico di droga all’amico commerciante sottoposto a racket, dalle donne vittime di violenza ai casi di bullismo nelle scuole. Insomma tutto quello che può accadere in una metropoli viene raccontato nel corso della serie.
Per fare questo si è scelto anche un punto di vista particolare, noto e caro al pubblico italiano: il protagonista della nostra serie infatti è Roberto Ardenzi (interpretato ovviamente da Giorgio Tirabassi), l’ex commissario del famoso X Tuscolano di Distretto di Polizia. Lo ritroviamo diversi anni dopo, con sua figlia Mauretta ormai studentessa universitaria, una vita privata pressoché distrutta ma ancora innamorato della sua città e soprattutto della sua professione.
Accanto a lui, una nuovissima squadra di poliziotti. Da Isabella, giovane e bella ispettrice, specializzata nei reati di stalking a Sandro, il collega più d’esperienza, con una vita passata sulle strade di Roma e di cui porta ancora i segni; al più immaturo Giacomo, alle prese con la gestione del suo lavoro e di una famiglia sulle spalle, a Valeria e Roberta giovani poliziotte sempre sul pezzo, pronte a sacrificare tutto per il loro lavoro; fino a Riccardo e Marcello, le due reclute inesperte ma desiderose di imparare. Attraverso le loro vicende e i loro sguardi, viene raccontato non solo il complesso lavoro del poliziotto in una città come Roma, ma anche le vicende personali, gli amori, gli sbagli e le delusioni dei nostri personaggi. Il tutto è narrato con un ritmo serrato che alterna appunto lavoro e vita privata, emergenze e feste di compleanno cercando di restituire la frenesia della vita di un poliziotto nel 2015.

Ph. Sabina Filice

Commento all'articolo