A “Striscia la notizia” un’altra testimonianza sul caso Masterchef
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Non ha soste la marcia di Striscia la notizia sul caso Masterchef, determinati a dimostrare la “cattiva fede” del vincitore dell’ultima edizione del programma culinario più seguito del momento, Stefano Callegaro. Questa sera, infatti, vedremo Max Laudadio che intervista per Striscia la notizia David Rampone, direttore vendite della divisione catering di Bestfoods (l’azienda che era titolare del marchio Knorr) sul caso Masterchef, portando la sua testimonianza. Rampone, responsabile delle assunzioni degli chef promoter nel periodo in cui lavorava Stefano Callegaro, (come vedremo nella puntata in onda questa sera alle 20,40 su Canale5), ha dichiarato: «Gli chef promoter facevano da supporto ai venditori per poter, non solo raccontare il prodotto, ma dimostrarlo all’interno di una cucina per far capire quali erano le caratteristiche. L’obiettivo era proprio quello di cucinare e far vedere come un prodotto industriale si trasformava in un piatto finito». Ha poi confermato le testimonianze dei suoi ex colleghi sulla passata attività di cuoco del vincitore della quarta edizione del talent culinario di Sky: «Stefano Callegaro ha fatto lo chef promoter per due-tre anni. Lavorava principalmente in Veneto, anche se ha fatto puntate in giro per l’Italia. Se i venditori organizzavano delle dimostrazioni, lui andava fisicamente assieme al venditore e al grossista a fare queste dimostrazioni. L’obiettivo era commerciale, ma si arrivava attraverso un approccio tecnico e quindi ci voleva una persona che avesse una certa esperienza in cucina». La domanda sorge spontanea, direbbe un noto personaggio della Tv: perchè ostinarsi a nascondersi, nonostante le tante testimonianze portate dai simpatici inviati di Striscia la notizia? Ormai il caso sembra essere abbastanza chiaro, se è vero che Callegaro è stato uno chef, non avrebbe dovuto partecipare al talent, ma ci sarebbe anche da dire che anche i giovani che partecipano ai talent musicali in fondo arrivano sui palchi con un po’ di esperienza alle spalle. Forse i talent hanno una funzione “solo” mediatica, sono un trampolino di lancio per farsi conoscere, il resto lo fa (o dovrebbe farlo) il talento.
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