David di Donatello 2015, parola d’ordine: sobrietà! La moda italiana per il cinema
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Ai David di Donatello 2015 il dress code delle Star sembra avere un denominatore comune: la sobrietà! Tra tutte le signore del cinema ha spiccato di certo Margherita Buy, protagonista della serata di premiazione non solo come Miglior Attrice per il film di Nanni Moretti, Mia Madre, ma anche per l’eleganza dell’abito ARMANI. Un abito nero lungo che, nonostante la sua semplicità, non rinuncia a quel tocco sexy della trasparenza.
La premiazione ai David, considerati gli “Oscar italiani”, rappresentano per la moda e in particolare per il Made in Italy, una vetrina importante per affermare l’immagine di eleganza nel mondo, uno stile da continuare ad esportare e a valorizzare con “testimonial d’eccezione” come le Star del Cinema, ma sono ancora poche le informazioni che arrivano dagli stilisti. Nella galleria fotografica (in alto) di Sabina Filice, possiamo ammirare le “donne del cinema” che hanno sfilato sul red carpet della serata di premiazione al teatro Olimpico di Roma: il colore dominante è di certo il nero scelto da Nadia Bengala, Paola Cortellesi, Barbara Bobulova, Francesca Inaudi , del resto con nero non si sbaglia mai!
Isabella Ferrari, sul palco in veste di “valletta” di Tullio Solenghi conduttore della serata, ha scelto invece il bianco accentuando l’eleganza del look con gioielli Bulgari. Stesso bianco per la bella Valentina Cervi e Debora Caprioglio in declinazioni molto diverse tra loro che ne hanno evidenziato le curve.
Oro scintillante è la scelta dell’attrice Madalina Ghenea, apparsa senza veli (perfetta nelle sue curve) nella scena cult del film Youth-La Giovinezza di Paolo Sorrentino. Sul palco la Ghenea vestita da Sarli Couture ha impreziosito il tutto con i gioielli Damiani, ha consegnato l’ambita statuetta a Carlo Buccirosso, premiato come Miglior Attore non Protagonista per il film “Noi e la Giulia”.
Stesso discorso di sobrietà, stile ed eleganza “italian style” i “signori del cinema” che, salvo qualche illustre eccezione ( Nanni Moretti, per fare un esempio) tutti in abito scuro, belli e simpatici: Alessndro Gassman, Pif, Elio Germano, Riccardo Milani, Luigi Lo Cascio e total black per l’ospite d’onore Quentin Tarantino. Tra tutti spicca per eleganza di Marco Giallini, candidato ai David di Donatello come Miglior Attore Protagonista per il film “Se Dio vuole”. Marco Giallini ha scelto le linee di Fendi per il red carpet che lo ha visto tra i protagonisti più acclamati.
Per Marco Bonini, candidato per la Miglior Sceneggiatura insieme ad Edoardo Leo per “Noi e la Giulia”, ha indossato un abito Costume National. Bonini, accompagnato dalla bella moglie che indossava un abito vintage anni ’60 firmato da Yves Saint Laurent. Edoardo Leo accompagnato dalla moglie, indossava un capo Armani così come Elio Germano.
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