Sei anni fa moriva Michael Jackson, ma il suo mito è sempre intatto
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Il 25 giugno del 2009, in circostanze che ancora non sono state del tutto chiarite, moriva il Re del Pop, il grande Michael Jackson. La sua figura però continua ad essere fonte d’ispirazione per artisti affermati ed emergenti, sia per i suoi brani che per il suo stile unico e inimitabile.
Tutti i suoi più grandi successi, da Thriller a Bad, a Black or white sono un esempio inarrivabile di contaminazione: soul, gospel, funky, blues, R’n’B, rock. Nessuno prima di lui aveva mai osato tanto, ma con oltre un miliardo di dischi venduti e con Thriller (1982) album più venduto di sempre, Jackson ha assolutamente meritato il titolo di “King of Pop”. Un titolo che, tra l’altro, continua ad essere attuale nonostante lui non ci sia più, dato che anche i dischi postumi (Michael del 2010, Exscape del 2014) hanno raggiunto le vette delle classifiche mondiali. Attorno al suo nome continua infatti a ruotare un immenso giro d’affari: in rete si trovano in vendita gadget di ogni tipo e poi ci sono le cover band, che naturalmente pagano diritti per ogni pezzo che propongono. E poi c’è Sergio Cortes, definito il miglior sosia di MJ, che proprio domani sarà a Milano, al Linear4Ciak, con il suo Michael Jackson live tribute show, accompagnato da una band live e da un corpo di ballo di 8 elementi, per due ore di spettacolo ricco di effetti scenici. Sempre domani, presso il ranch di Neverland a Santa Barbara, in California, è previsto il solito pellegrinaggio di fan, che porteranno bigliettini e preghiere per tenere ancora più vivo il ricordo di questo grande artista. Il ranch tra l’altro è in vendita: chissà se qualcuno di questi fan lo vorrà acquistare alla folla cifra di 100 milioni di dollari…
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