Esclusiva-Luigi Grechi De Gregori: “Il pubblico la mia forza, nei viaggi le immagini della mia musica”
Condividi questo articolo:
La redazione del “Profumo della Dolce Vita” ha incontrato Luigi Grechi De Gregori.
Artista a 360 gradi, Grechi De Gregori si è concesso alle nostre domande ed ha risposto come suo solito e cioè in maniera naturale.
Vincitore del Premio Tenco nel 1993 per la canzone “Il bandito e il Campione”, portata al successo dal fratello Francesco.
Nel nostro incontro ci ha raccontato del suo amore per la musica, vera passione di una vita, dà un consiglio ai giovani e del rapporto col fratello Francesco ci dice che…
Buongiorno, Lei che grazie anche alla musica ha viaggiato tantissimo, cosa ha riportato a casa dai suoi viaggi e come le sue esperienze sono entrate nei suoi progetti musicali ?
“Ma intanto è vero che ho viaggiato tanto anche solo per piacere e non solo per la musica. Cosa ho portato a casa dai miei viaggi ? Ma sicuro delle immagini che rimarranno sempre impresse nella mia memoria, si certo ho ascoltato e cantato anche all’estero ed ho imparato tanto. Diciamo che i viaggi mi hanno fatto crescere ed hanno contribuito al mio cambiamento”
Lei parla di cambiamento, come è cambiato allora l’artista Grechi De Gregori in tutti questi anni ?
“Intanto mi sono cresciuti tanti capelli bianchi (ride n.d.r), diciamo che sono cresciuto ascoltando tanti generi musicali e ad esempio ora ascolto anche strumenti che da giovane non mi interessavano affatto. Parlo ad esempio della fisarmonica che secondo me è uno strumento fantastico che si sposa bene col mo genere musicale. L’esperienza mi ha fatto capire che non bisogna rifiutare niente della musica, si può imparare a qualsiasi età”
Lei ha sempre avuto un contatto diretto col pubblico. Lo preferisce alle sale di registrazione ?
“Direi assolutamente di si, anche se è chiaro ho passato tanto tempo nelle sale di registrazione. La differenza che nelle sale puoi aggiustare quello che il pubblico non vede, mentre nei concerti se succede qualcosa devi arrangiarti da solo. La realtà è il pubblico, non la sala di registrazione”
Veniamo ai giorni nostri: perchè la raccolta “Tutto quel che ho 2003-2013” ?
“Intanto perchè non avevo mai fatto una raccolta e questa è la mia prima in assoluto. Tutti gli artisti fanno prima o poi una compilation e sono contento di aver inserito nella mia non dico le più belle, ma quelle che mi rappresentano di più. Spero piaccia non solo al mio pubblico
Lei che è così esperto sicuramente vuole dare un consiglio ai giovani che vogliono diventare musicisti…
“Il mio consiglio è semplice: vuoi diventare musicista per cosa ? Per la gloria, per i soldi ? Allora non fare questo mestiere. Viceversa, non basta studiare per diventare artisti, o meglio non basta andare in televisione per diventare un artista. E comunque il mondo della musica è strano: ho conosciuto persone che non hanno affatto studiato e sono diventati grandissimi artisti internazionale. Ai giovani dico che se vuoi essere felice devi amare quello che fai senza pensare ad altro”
Non possiamo chiudere senza parlare del rapporto che Lei ha con suo fratello Francesco…
“Assolutamente ottimo, sia da fratello, sia da colleghi. Mai gelosie tra di noi è questa è una cosa importante, con lui c’è sempre stato un rapporto sereno. Ho ammirato molto i suoi successi in questi anni, collaboriamo insieme in tanti lavori discografici. Posso darvi un’anticipazione ? Questa estate in maniera non ufficiale sarò spesso con lui sul palco”
Un grazie per questa intervista…
“Grazie a voi di tutto…”
Commento all'articolo