Tra i Dalì e Brigitte Bardot: straordinarie scoperte…
Condividi questo articolo:
Un ritorno alle origini…quasi come un “deja vù” l’incontro di Josè Van Roy Dalì alla mostra fotografica dedicata a BB allestista all’Hotel Sofitel fino ad ottobre 2015. Incontriamo il Maestro Josè Dalì in una delle rare apparizioni pubbliche insieme alla moglie Barbara e subito chiediamo al Maestro quale sia il suo rapporto con Saint Tropez e in particolare con l’attrice francese, mito indiscusso degli anni ’50, Brigitte Bardot… Scopriamo così un legame che risale a papà Salvador che l’ha conosciuta e frequentata negli anni della suo massimo splendore, come testimoniano alcune immagini pubblicate sui rotocalchi dell’epoca. Sì, BB aveva incontrato in diverse occasioni Salvador Dalì e Josè ne ha dei ricordi fotografici, e non solo, che testimoniano l’ammirazione reciproca suggellata dall’omaggio alle labbra della bella Brigitte…
Una piacevole sorpresa incontrarla alla mostra dedicata a BB, in particolare con sua moglie, è davvero un evento raro…c’è un legame particolare con la Bardot e con Saint Tropez?
In un certo senso…si! Mia moglie è stata da sempre affascinata da Saint Tropez…e naturalmente anche io. Al punto da confutare amabilmente, l’affermazione di mio padre che anche a causa della mia nascita in loco, riteneva Perpignan il centro dell’universo. A mio avviso, tale affermazione andrebbe rivista…io amerei ritenere Saint Tropez il vero centro dell’universo anche e soprattutto per la magica scelta di Brigitte Bardot di eleggerla come sua residenza.
Ha avuto modo di conoscere personalmente la Bardot?
Fisicamente no…ma quando incontrai Barbara per la prima volta nel 1973, fu come incontrare lei…era praticamente la sua sosia anche se ogni essere umano è a suo modo un’opera (nella foto Barbara Napoli) unica e irripetibile…praticamente un universo a parte.
In compenso ebbe modo di conoscerla mio padre, il quale l’ammirava a tal punto da ritenerla una specie di divinità…un capolavoro irripetibile della natura. Non a caso la conformazione del contenitore del suo famoso profumo…sembra un calco preciso delle labbra sensuali e naturali della BB.
Da ragazzo era una promessa del cinema ed è stato protagonista di molti fotoromanzi, come mai ha scelto di lasciare il mondo dello spettacolo? di vivere un po’ lontani dal clamore…
Non ho mai fatto “intenzionalmente” parte del cosiddetto mondo dello spettacolo… l’ho frequentato saltuariamente da ragazzo perché ne ero in un certo senso affascinato, ma non era certo il mio habitat ideale. Io, come Brigitte Bardot e fortunatamente come una buona porzione del mondo, amo gli animali molto più dei miei simili… perché non sono ipocriti.
La scelta di vivere lontano dal clamore è stata di certo una scelta saggia, ponderata e soprattutto dettata dal desiderio di riservatezza.
Anche se non l’ha conosciuta personalmente, cosa ammira di più di BB?
Purtroppo non ho avuto il piacere e l’onore di conoscerla personalmente (non ancora almeno) ma, come tutto il resto del mondo la considero un mito che ha dimostrato al mondo di essere bella dentro. Una persona speciale e indimenticabile anche se vista soltanto da lontano…
Ci sono molte affinità tra lei sua moglie Barbara e la diva…penso ad esempio all’’amore per gli animali…
Credo e spero proprio di si. L’amore per gli animali è quello principale… e anche la capacità di vivere semplicemente la propria vita, lontano dalla confusione e da fasti e falsità di un mondo ormai allo sbando, in un certo senso ci accomuna non poco.
C’è un sogno nel cassetto che non ha ancora realizzato? e qual è il sogno di sua moglie?
L’unico sogno consistente che non è certo relegato in un cassetto.. ed .è la realtà che stiamo vivendo da 42 anni assieme discosti dal resto del mondo. Dovessimo tornare indietro nel tempo , ai tempi del nostro primo incontro…forse più che un sogno la definirei una bella scelta…quella di vivere a Saint Tropez.
Nato in Francia da padre spagnolo, madre russa, accudito da tutori italiani, sposato con un’italiana di origine portoghese…come si sente un cittadino del mondo, che tipo di cittadino predilige sentirsi Josè Van Roy Dalì…in questo particolare e delicato momento per l’unione europea?
Quando in un non troppo recente passato è capitato di recarmi in Grecia… mi era sempre riservata una splendida e calorosa accoglienza…e sapendo che provenivo dall’Italia… la frase amichevole e reiterata che più mi colpiva, in riferimento a connubio Grecia-Italia, era:” una razza una faccia”, e, anche se i tempi sono notevolmente cambiati, mi sento di rispondere sinceramente che in questo particolare momento…non posso fare a meno di sentirmi un cittadino greco…appunto: una razza una faccia!
Rossella Smiraglia
Commento all'articolo