Venezia72, Cuaron apre parlando di immigrazione. Oggi “Spotlight”, il discusso film sui preti pedofili
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Alfonso Cuaron, il regista messicano che quest’anno presiede la 72esima edizione del Festival Internazionale del Cinema di Venezia e che è stato in passato vincitore di 7 Premi Oscar con “Gravity”, ha inaugurato ieri la kermesse parlando di attualità e di un tema che gli sta molto a cuore: l’immigrazione. “Sono un messicano che vive in Europa e mi sono sempre sentito il benvenuto, vorrei che la stessa accoglienza fosse riservata qui in futuro a tutti i migranti”, ha detto il regista, ringraziando il pubblico che lo ha calorosamente accolto. Il tappeto rosso, i flash, i vestiti glamour non hanno dunque distolto l’attenzione dalla cruda realtà che in questi giorni occupa le prime pagine dei giornali, anzi: Cuaron ha pronunciato quelle parole che ci si aspetterebbe di sentire nell’ambiente politico prima che in quello dello spettacolo. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, presente in sala con la figlia Laura, ha encomiato in regista, definendo il suo messaggio “un richiamo ammirevole e fatto in maniera persuasiva”. Tutt’altra atmosfera quella del film fuori concorso che ha aperto il Festival: “Everest”, il kolossal diretto da Baltasar Kormákur che vede protagonisti tra gli altri Jake Gyllenhaal, Keira Knightley e Josh Brolin, è stato accolto in meniera piuttosto distaccata da critica e giornalisti, senza applausi a fine proiezione. Il film, che racconta la vera storia della spedizione che nel 1996 si concluse con 8 morti, arriverà nelle sale italiane il 24 settembre.
Oggi pomeriggio i riflettori sono invece puntati su “Spotlight”, la discussa pellicola che per la prima volta affronta il tema dei preti pedofili, che ha ottenuto grande applausi già nella prima proiezione anticipata per la stampa questa mattina. L’atteso film di Thomas McCarthy ripercorre le vicende dei giornalisti del ‘Boston Globe’ grazie ai quali sono stati portati alla luce gli abusi sui minori da parte di molti sacerdoti statunitensi. Presentato fuori concorso, “Spotlight” risulta finora il film più applaudito nelle proiezioni stampa della Mostra che si è aperta ieri. Ad accompagnare a Venezia il film, oltre al regista, sono in arrivo al Lido Mark Ruffalo (che interpreta uno dei cronisti) e Stanley Tucci (un avvocato impegnato nel caso). Nel cast anche Rachel McAdams, Michael Keaton e Liev Schreiber.
Nel concorso principale sono in programma due film: ‘Looking for Grace‘ della regista australiana Sue Brooks, un road movie interpretato da Richard Roxburgh, Radha Mitchell, Odessa Young, Terry Norris, Harry Richardson; e ‘Beasts of No Nation‘ di Cary Kukunaga, basato sull’omonimo romanzo di Uzodinma Iweala che racconta la storia drammatica del giovane Agu ( interpretato da Idris Elba), reclutato come soldato per combattere una guerra civile in un paese africano.
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