“Land of Mine”di Martin Zandvilet. Crudo e umano, da vedere in lingua originale. Recensione

Land-of-Mine

“LAND OF MINE” di Martin Zandvilet, recensione di MK.  Presentato nella selezione ufficiale della Festa del Cinema di Roma, “Land of Mine” è  un film di grande respiro, anche se di una crudezza senza pari, ma con un fondo di grande umanità che lentamente, come un fiume carsico, riesce alla fine ad emergere. Il film racconta una storia vera del dopo seconda guerra mondiale in Danimarca, dove dei giovani soldati tedeschi prigionieri furono costretti a sminare due milioni di mine sulle sue coste e di cui ne morirono migliaia. Siamo stati abituati a vedere film di guerra, pieni di sofferenza e eroismo, ma non siamo abituati a vedere film sugli strascichi psicologici dei conflitti e gli effetti devastanti dell’odio verso il nemico . Il regista tratta magistralmente in questo film come l’orrore e la sofferenza della guerra possa essere più psicologico che fisico, quando subentra anche l’ umiliazione. Un grandissimo Roland Muller nella parte del sergente Leopold che dapprima tratterà come animali il drappello dei giovanissimi prigionieri, ma che dopo imparerà a conoscerli e a apprezzare le loro capacità, la serità, la loro resistenza e il loro coraggio. Ottimi anche i giovani attori che hanno reso perfettamente nel film, come veri attori consumati. Magistrale la regia e la sceneggiatura, va detto anche che il protagonista meriterebbe un oscar per aver perfettamente reso un personaggio difficile e odioso con come quello del sergente Leopald. Consiglio a tutti di vederlo in lingua originale perché anche il miglior doppiaggio non potrà mai rendere la bellezza e la durezza del film.

Land of Mine cast: Roland Møller, Mikkel Boe Følsgaard, Laura Bro, Louis Hofmann, Joel Basman. continua» Titolo originale Under Sandet. Drammatico, Guerra, durata 100 min. – Danimarca, Germania 2015.

Mk