Chiara Alberti, attrice, produttrice, conduttrice, bellissima e affascinante donna salernitana, si racconta ad Andrea Giostra.
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“Il Profumo della Dolce Vita” ha incontrato Chiara Alberti, attrice, produttrice, conduttrice, bellissima e affascinante donna salernitana, artista di talento e di un successo conquistato con anni di fatica e di lavoro nel mondo del cinema, del teatro e della TV. Ha già lavorato con Registi italiani importanti in film del grande schermo come “Il Crimine non va in pensione” (2016), “L’abbiamo fatta grossa” (2016) di imminente uscita nella sale cinematografiche del Grande Schermo italiane con la regia di Carlo Verdone, ed una serie straordinaria di ruoli in Serie Televisive e Film di successo che citiamo brevemente: “Un Medico in famiglia”, “I Cesaroni”, “Capri”, “La Squadra”, “Romanzo Criminale”, “Una giornata di quiete”, “Quinto potere” (Sky) come Producer televisivo, ed altro ancora nel mondo del Teatro, ma lì la lista sarebbe lunghissima. Chiara racconta a “ilprofumodelladolcevita.com” la sua storia professionale di Artista, in continua ed interessante evoluzione.
Benvenuta nella nostra Redazione Chiara. Come stai? Il nostro magazine online, “ilprofumodella dolcevita.com”, è molto giovane ed è letto da giovani artisti del mondo del cinema, della TV e dello spettacolo in genere, e da appassionati di Cinema e di Arte in genere. Quale giovane magazine, di recente, abbiamo avuto l’idea di dare visibilità, attraverso le nostre interviste, non solo ai grandi artisti di fama internazionale e italiana – che abbiamo intervistato più volte – ma anche a giovani e giovanissimi artisti. Non è certamente il tuo caso Chiara. Tu sei un artista conosciuta al pubblico italiano per le tante cose che hai fatto al Cinema, in Teatro e in TV. Ma cosa diresti di te in poche parole ai nostri lettori che volessero sapere di più di quello che appare di te attraverso la tua professione?
Sto bene, Grazie! Innanzitutto ringrazio te, Andrea, e la Redazione de “ilprofumodelladolcevita.com, per avermi inviata a tenere un’intervista presso il vostro Magazine. E grazie per vostro il benvenuta! Grazie anche per “il conosciuta” che hai detto nella presentazione che mi hai fatto, Andrea, ma penso sinceramente di non esserlo ancora. Ma poco importa, quello a cui tengo è esprimermi, ed esprimere il mio modo di fare Arte. A volte mi dicono: “e se non andrà bene, cosa farai?”. E’ come chiedere ad un innamorato cosa farà se non andrà bene la sua relazione. Insomma, qui si tratta di esigenza, non di un calcolo matematico. Non ho mai pensato di essere un’artista radical chic, cosa che va molto di moda. Mi piace essere in forma, amo la moda e amo leggere e studiare, approfondire le cose. Non c’è bisogno che esca vestita male per affermarmi. E’ assurdo! Ma in Italia, molte volte, il modello è proprio questo.
E’ uno dei rischi di tutte le professioni, Chiara, ed io sinceramente non darei molto conto a queste “paure” che cercano di inculcarti chi ti dice queste cose! Ho sempre pensato che nella vita per stare bene e non avere rimpianti o rimorsi, bisogna seguire le proprie passioni e i propri talenti. Se tu, Chiara, hai la consapevolezza di possedere questa passione e questo talento, la strada che stai seguendo è quella giusta! Detto questo, Chiara, vorresti raccontare ai nostri lettori come è iniziata la tua carriera artistica?
Ero a Napoli e studiavo all’Università. Conobbi un ragazzo che mi presentò un regista. Diventammo amici e lo siamo ancora oggi. Mi parlò di una Scuola di Teatro gestita da Antonio Ferrante e Marzio Onorato, attori e persone splendide. Entrambi allievi del grandissimo Edoardo De Filippo. Poi andai a Roma. E lì tutto cominciò.
E’ stata un po’ una casualità, ma una bella casualità visto che hai conosciuto due artisti diretti allievi dell’indimenticabile Edoardo De Filippo che tutto il mondo ci invidia! Oltre alla Scuola di Ferrante e Onorato, hai frequentato altre Scuole di Recitazione per raggiungere il livello professionale che oggi, in un certo qual modo, ti ha consacrato come una bravissima attrice italiana?
Il modello nel quale mi riconosco è il “Metodo Stanislaskij”, chiamato anche “psicotecnica”, messo a punto nei prima anni del ‘900 da Konstantin Sergeevič Stanislavskij, che sostanzialmente consiste nell’approfondimento del personaggio e nella ricerca di affinità tra il suo mondo interiore che si deve impersonare nella recitazione e quello dell’attore che dovrà rappresentarlo identificandosi al meglio con lui/lei. E’ un metodo che ti “costringe” ad entrare nel personaggio che devi recitare, sentirne il dolore, la gioia di viverla come la vivrebbe lui, mangiare come mangerebbe lui. E’ pura gioia.
Sostanzialmente è un metodo di recitazione utilizzato moltissimo dagli attori hollywoodiani. Qualche giorno fa – a proposito di mangiare come dicevi prima – leggevo su un magazine online di cinema americano, che Leonardo Di Caprio per impersonare al meglio il personaggio che ha recitato nel film “Revenant – Redivivo”, di Alejandro González Iñárritu, abbia mangiato carne cruda di cinghiale per alcune settimane! E’ incredibile, ma sembra che abbia funzionato se in questi giorni ha già vinto il Golden Globe ed è candidato, con grandi margini di successo questa volta (fingers crossed per Leonardo Di Caprio!), a vincere il tanto ambito per lui premio Oscar!
Qual è stata, Chiara, la tua prima produzione artistica e quali risultati hai ottenuto? Sei rimasta soddisfatta del successo di pubblico e del ritorno economico? Perché, si sa, i produttori non puntano solo a realizzare un’opera importante, ma c’è anche il risvolto economico dell’investimento che deve produrre.
Sono solo all’inizio, ma ho fatto davvero tutto da sola. “I misteri di napoli” e “Sorelle” sono come dei figli. Sono appassionata al lavoro di produzione. E’ come mettere dei piccoli pezzi insieme e poi ammirarne la riuscita. Adesso ho l’intenzione di far diventare “Sorelle” un vero film. Ritengo ottima l’idea e farò di tutto per realizzarla. Naturalmente con la collaborazione di altri professionisti.
Sono soddisfatta anche “Dei misteri di Napoli”, che con il regista e fotografo Peppe Tortora abbiamo realizzato vincendo anche un premio come “Ambascatori del Sorriso per la città di Napoli”. Che esperienza! Napoli, la città più bella e gentile che esista, mentre giravamo arrivavano le persone chiedendo se avevamo bisogno di qualcosa, le vecchiette aprivano le loro case per farci posizionare l’attrezzatura per le riprese. Questa è un’esperienza fantastica, molto cara al mio cuore di Artista.
In uno dei tuoi post sulla tua pagina Fb ufficiale ho letto che hai scritto queste belle parole “l’arte è un’esigenza …gli artisti sono ossessionati dall’esigenza di espressione..molte volte per questo si diventa egoisti..ma se si supera questo momento allora si entra in empatia con il più alto significato di espressione ..abbracciare il mondo e non criticarlo, ma osservarlo forse è già un buon punto di partenza..staccarsi da questa imposta velocità..nei rapporti, nelle amicizie, nell’amore ..essere di più e non di meno può essere il punto di svolta …l’arte o è o non è..o si è o non si è..punto!”. Ti confesso che sono d’accordo con te ed in modo diverso ne faccio una descrizione nella mia pagina Fb quando presento cosa intendo per Arte. Ma quali sono state le esperienze artistiche e professionali che ti hanno portato a pensare questo?
Più che altro sono stati i no a farmi dire questo. Un attore è pienamente felice solo quando recita: e questo è un bene, ma anche un male. Siamo egoisti, ma anche molto fragili e insicuri. Insomma, dei disadattati. Ma trovo più fascino in questo che nella perfezione. Concetto a me sconosciuto. Millantare una vita perfetta, un matrimonio perfetto, una carriera perfetta, non esiste! Ma che poesia c’è in questo? Mentre nella ricerca, nel tormento, nell’insicurezza della vita di Artista, c’e un certo fascino. Questo non vuol dire che non amo i momenti di pace ahahah.
Mi piace molto quello che hai detto a proposito della vita dell’artista. Sai che c’è un detto che dice: “dal benessere non è mai nato nulla di buono!”. Se non sperimenti cos’è il dolore, la sofferenza, il rischio, la debolezza, la fragilità, la gioia, come puoi capire cos’è l’emozione vera e la possibilità di rappresentarla nella tua Arte? E’ un po’ questo che intendo nelle tue parole! E mi piace moltissimo, anche se è una vita molto dura e sofferta questa.
Chiara, il lavoro di artista, e di attrice in particolare, lo sai bene, è un lavoro difficile e pieno di incertezze economiche, soprattutto all’inizio della carriera quando non guadagni abbastanza e devi arrangiarti con altri lavori per vivere e continuare il tuo sogno e la tua passione. Tu avrai fatto altre esperienze lavorative prima di dedicarti a tempo pieno alla recitazione, alla tua professione attuale di attrice, produttrice e conduttrice? Spesso queste esperienze di vita arricchiscono il bagaglio esperienziale dell’artista, umanamente e professionalmente: un’artista che sa esprimere la sua arte, si dice infatti, non è solamente chi sa fare bene la sua parte da artista! Ci vuole altro. Ci vogliono altre qualità oltre al talento. Tu cosa ci vuoi dire in merito?
Che posso dire: volere è potere! A volte l’instabilità economica si sente. Per quanto riguarda la definizione di “artista completo”, sono l’ultima persona che può darne una definizione.
Quali sono state le difficoltà più grandi che hai incontrato nella tua carriera di artista? E se vuoi raccontarla ai nostri lettori, Chiara, qual è stata l’esperienza professionale che non vorresti fosse mai accaduta?
Io di difficoltà ne ho ancora, non sono finite! E’ un lavoro difficile, ma dedicarmi anche alla produzione, è stata una salvezza per me, una passione che mi riempe molto di più come esperienza lavorativa, come artista.
Per quel che riguarda la seconda parte della tua domanda, Andrea, non avrei mai voluto incontrare alcune persone. Ma questa è un’altra storia! Passata per fortuna!
In uno dei suoi romanzi più conosciuti e più belli, “Memorie dal sottosuolo” pubblicato nel 1864, Fëdor Michajlovič Dostoevskij parla, tra le righe, della “Teoria dell’Umiliazione”. A partire dagli anni ’90, alcuni scienziati e psicologi americani, ne hanno fatto una vera e propria teoria psicodinamica, un modello psicologico che parte dal presupposto che sono più le umiliazioni che subiamo nella nostra vita ad insegnarci a vivere meglio e a sbagliare sempre meno: “si impara dalla propria esperienza e dai propri errori, soprattutto quando sono gli altri a farceli notare e magari ridono di noi!”. Chiara, hai mai subito delle umiliazioni professionali che ti hanno lasciato il segno ma che al contempo ti hanno fatto crescere professionalmente e ti hanno dato più forza e più determinazione per continuare nella strada che hai iniziato?
Il discorso sarebbe lungo. Certo che le ho subite. Le persone pensano che fare l’attore sia un hobby, e a volte pensano che non debba essere retribuito. Altri pensano che le attrici siano attricette. Altra definizione imbarazzante. Credo che le donne-artiste non abbiano ancora ben capito che è molto meglio essere alleate, perché purtroppo questo rimane un’ambiente ancora fortemente maschilista!
Hai mai pensato, nei momenti di grande difficoltà, di non farcela più e di mollare tutto? Iniziare a fare altro nella tua vita? In fondo sei una donna forte, dinamica, tenace, con tante qualità e certamente avresti potuto fare tantissime altre cose nella tua vita professionale.
Resto pur sempre una donna con le mie fragilità. Non sono wonder-woman! Ma una cosa è certa: non mollerò mai! Perché sono in grado di fare bene il mio lavoro, sia come attrice che come presentatrice.
E noi, Chiara, de “ilprofumodelladolcevita.com, ed io in particolare, ne sono molto convinto, anzi sicuro, avendo visto il lavoro che hai fatto nei tuoi video, e avendoti conosciuta, adesso, più da vicino come donna e come artista. Quindi non mollare mai!
Ma adesso passiamo ad altro, Chiara. E’ noto a tutti che il mondo dello spettacolo e del cinema in particolare, è un mondo pieno di insidie, di ipocrisie, di compromessi, di cose che non sempre sono belle da subìre, da vedere o da fare. Quando hai comunicato ai tuoi genitori che avresti voluto fare questo lavoro, cosa ti hanno detto? Cosa hanno fatto? Certamente anche loro sanno quali sono le insidie e i rischi di questa realtà professionale! Ci racconti cosa è accaduto e come hai fatto a dire loro che avevi deciso di seguire il tuo talento e la tua passione?
Quel giorno non lo dimenticherò mai. I miei in cucina a parlare e discutere sul fatto che io me ne volessi andare a Roma a studiare recitazione, ed io dietro la porta ad origliare con un po’ di ansia!Ma poi tutto è andato come doveva, come volevo! Ho una famiglia meravigliosa, come poche, parliamo di tutto a tavola. Si parlava sempre di arte, di ciò che era accaduto nel mondo. Non parlavamo mai di come si fa a essere perfette signorine per trovare il perfetto maritino. Insomma, si parlava della vita vera e della vera felicità. E questo mi ha sempre aiutato nella difficoltà del mio lavoro: avere una famiglia che mi sostiene e crede in me.
Chiara, una delle domande che facciamo sempre agli artisti che intervistiamo, perché piace ai nostri lettori e perché, al contempo, li rende sempre più simpatici, è di raccontarci la cosa più buffa e divertente che è accaduta loro nell’esercizio della loro attività professionale: durante le prove, durante le riprese, nel backstage, etc.. Anche agli artisti famosi possono capitare delle cose divertenti o imbarazzanti ma che poi nel raccontarle diventano simpatiche. Tu cosa ricordi di bello e divertente che ti è accaduto e che ci vuoi raccontare ai nostri lettori?
Facevo uno spettacolo in Teatro. Ero vestita con un body nero di pelle e una frusta. Naturalmente era una commedia molto esilarante. Avevo un trucco tipo jam e le ologram, una coda finta lunga fino ai piedi. Ed ecco chi mi era venuto a fare una sorpresa a Roma da Salerno? Mio padre! Non dimenticherò mai il suo viso basito! Ma ricordare quell’episodio, ancora oggi mi fa sorridere moltissimo, ma al contempo mi imbarazza!
Immagino la faccia di tuo padre, Chiara, e il fatto che hai raccontato fa sorridere anche me. Dev’essere stato per lui un’emozione disorientante e imprevedibile insieme.
Sai bene Chiara, che oggi, oltre al Cinema, al Teatro, alla TV e alle fiction TV, esiste un nuovo mondo, un mondo completamente nuovo ma sommerso e sconosciuto alla maggior parte degli over ’50, che si compone di molteplici opportunità per sperimentarsi e lavorare come attore o come attrice, o come artista del mondo della filmografia: sono quelli delle web-fiction, dei web-movie, di YouYube, ed altri modelli ancora che utilizzano le nuove tecnologie informatiche e multimediali. Tu, come attrice, produttrice, affermata perché hai fatto tante cose che hanno avuto successo, come vedi questo “nuovo mondo”?
Un “nuovo mondo” sommerso che forse dà ai giovani artisti di oggi più opportunità di lavoro, di esperienza professionale e più possibilità che nel passato di farsi conoscere?
Altro mondo. Ognuno ha il suo. Perché no?
A chi ti ispiri come attrice? A chi pensi di somigliare come artista? Chi sono i tuoi modelli artistici che Ti hanno lasciato un segno importante nel mondo del cinema e dell’arte in genere? Chi sono stati i tuoi veri maestri che vuoi ricordare con affetto e gratitudine?
Vorrei solo avere l’opportunità di esprimere in pieno il mio essere attrice. Ammiro tante attrici e con affetto ricordo le tante persone che mi hanno incoraggiata. Ma ricordo anche quelle che mi hanno detto di smettere, perché, senza saperlo, mi hanno dato la forza di andare avanti.
Il mondo dello spettacolo, sai bene Chiara, è un mondo molto duro e impietoso, soprattutto quando raggiungi la notorietà come nel tuo caso. Come fai a gestire la tua vita affettivo/sentimentale con il lavoro che fai? Hai avuto in passato o anche di recente delle esperienze che ti hanno creato delle difficoltà?
Tante. Molte volte non si comprende che questo è un lavoro come un altro. Succedono cose peggiori negli uffici che su un set. Ma la gente non lo capisce e molte volte la gelosia prende il sopravvento. Bisogna avere vicino a se, chi ti ama veramente per quello che sei, soprattutto nella tua componente inscindibile di artista, e ti sa leggere dentro.
Oggi, Chiara, succede spesso che molti giovani artisti di talento lasciano l’Italia per andare all’estero, imparare le lingue, migliorare la loro professionalità e la loro arte, frequentare scuole di recitazione importantissime, e quindi vivono all’estero per molti anni o lasciano definitivamente l’Italia per amore del proprio lavoro di attore, regista, sceneggiatrice, costumista, etc….Tu hai mai pensato di lasciare l’Italia e andare a vivere, per esempio, a Los Angeles (Hollywood) o a New York o in una città occidentale dove il cinema e la televisione danno molte più opportunità ai giovani e bravi artisti?
Bisogna andarsene! L’Italia artistica ha messo in moto un un meccanismo sbagliato che non puoi più fermare, ma non vado oltre. Io ho vissuto a New York e lì ho studiato recitazione per diverso tempo Negli Stati Uniti è molto diverso che in Italia. Lì se sei brava ed hai tenacia e buona volontà per dimostrare quello che vali, vai avanti. In Italia ci sono dei meccanismi dove non viene premiato il talento e la passione dell’artista, ma altro! E questo altro è un modo per toglierti la voglia di lavorare con passione, utilizzando la tua professionalità e il tuo talento. Non esiste la meritocrazia. Chi detiene il potere nel mondo dell’arte, ti preme, ti preme per scoraggiarti. Mai per valorizzarti per quello che vali. Negli States l’atteggiamento invece è l’inverso: chi è bravo viene incoraggiato ad andare avanti e ti viene data l’opportunità per dimostrare quello che vali come artista, vieni messo alla prova e ti giochi le tue carte!
Anche i Casting in Italia sono falsati! Mi è capitato che non ho potuto partecipare ad alcuni Casting senza alcun valido motivo! E questo è veramente molto strano. Se sei un produttore o un regista che vuoi scegliere il meglio per il tuo film che devi realizzare, allora devi avere la possibilità di scegliere il meglio, e questo lo puoi fare solo se puoi scegliere tra tanti. Certamente non puoi ottenere questo risultato se “devi scegliere” tra pochissime che hanno la “possibilità” di presentarsi!
Qual è il tuo sogno nel cassetto che professionalmente vorresti si realizzasse?
Lavorare con Sorrentino!
Grazie Chiara per averci dedicato il tuo tempo e in bocca al lupo per il tuo futuro di attrice, produttrice, modella di successo che speriamo, noi de “ilprofumodelladolcevita.com, ed io in particolare, sia sempre più importante e ricco di belle soddisfazioni. In bocca al lupo!
Grazieeee! Grazie di avermi ospitata e di avermi dato l’opportunità di conoscervi e di farmi conoscere attraverso il vostro bellissimo Magazine. Speriamo di rivederci presto allora. Ciao.
P.S.
Per conoscere un po’ più da vicino la nostra Artista Chiara Alberti, che ringraziamo ufficialmente per averci lasciato alcuni suoi video che potrete vedere di seguito sul nostro Magazine, vi consigliamo di cliccare sui seguenti link e scoprirete l’attrice ed autrice Chiara Alberti.
Chiara Alberti recita magnificamente la poesia “Luce”:
Ecco i link dove potrete scoprire qualcosa di più intimo professionalmente di Chiara Alberti:
“Chiara Alberti showreel“:
“I Misteri di Napoli”:
https://vimeo.com/112258690
“I Misteri di Napoli”:
https://www.youtube.com/watch?v=fc2zcX-k2Bo ;
“ Trailer Sorelle”:
https://www.youtube.com/watch?v=XilyjI5BUYY .
“Chiara Alberti slideshow”:
https://youtu.be/RWB-MOcIgHQ
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