ARTE ANTEPRIME FILM CINE&TURISMO CINEMA INTERVISTE LIBERAMENTE LIBRI LO SAPEVATE CHE... MODA E TENDENZE MUSICA NEWS RECENSIONI FILM RECENSIONI SR E JR RUBRICHE TEATRO TV
Caricamento in corso

” Alt” di Renato Zero è il disco più venduto. L’appello contro la pirateria

” Alt” di Renato Zero è il disco più venduto. L’appello contro la pirateria

Condividi questo articolo:

ALT- RENATO ZERO

ALT- RENATO ZERO

“ALT”, il nuovo disco di inediti di RENATO ZERO, entra direttamente al primo posto della classifica dei dischi più venduti della settimana TOP OF THE MUSIC FIMI/GFK, nonostante il brutto scherzo della pubblicazione dell’album in anticipo, nel web, che l’artista ha subito e che lo ha profondamente amareggiato, lanciando un accorato appello contro la pirateria. “Alt!”, infatti,  non è solo il titolo del nuovo album di Renato Zero, in uscita l’8 aprile, con “ALT” l’artista dice basta! ai furti del diritto d’autore. Profondamente amareggiato dal “furto” subito, Renato Zero, nel corso della presentazione alla stampa del suo ultimo album, a Milano, ha lanciato un accorato appello alle case discografiche e soprattutto a coloro che si appropriano del lavoro artistico diffondendo sul web contenuti protetti dal copyright, per salvare la musica e l’industria discografica. “ALT”, il nuovo progetto discografico, che arriva a distanza di tre anni dall’ultimo album pubblicato da Renato Zero, una fatica che costa sacrificio e denaro, è stata messa in rete addirittura due giorni prima dall’uscita nei negozi. Grazie alla complicità di qualcuno, “Alt” , è stato messo in rete gratuitamente con le 14 tracce di inediti che l’artista ha confezionato con un lavoro fatto in mesi di scrittura e di prove con l’orchestra e che è interamente prodotto da lui. “Fare un disco non è come ascoltarlo, evidentemente. Quando fai un disco ci lavori per mesi, tutto ciò che si produce lo si deve all’artista che ci si dedica completamente. Faccio appello ai discografici e alla parte buona della società di tutelarla”, ha dichiarato Zero, continuando: “Salvatela! Salvatela, cercando di dialogare con internet e con tutti gli ‘atolli’ , quegli arcipelaghi sommersi che stanno disperdendo la nostra semina, la nostra forza. Se un artista indossa le pantofole ha smesso di dire qualcosa, di tramandare un messaggio. Questo disco si rivolge a tutti quelli che non vogliono stare in panchina a guardare, pensando che tanto ormai…”, continua “Ai sorcini che hanno messo in rete il mio album dico di non venire più ai miei concerti, di non comprare più i miei dischi. Pensavano forse di dire che si potevano vantare di avermi buggerato e invece io sono qui, non voglio abbandonare la scuola proprio quando sto per laurearmi. Voglio laurearmi con il massimo dei voti!”, ha concluso così Zero, riprendendo il suo piglio di sempre. “C’è una guerra giusta e devi farla tu; è la tua risposta a chi non chiede più; Rivoluzione è la promessa che mi fai di calci e sputi non avere mai paura. Non posso andare sempre avanti io, ho già dato adesso tocca a te”, sono le parole del brano “Rivoluzione” (traccia 13), un’ esortazione a non farsi sottomettere, a non accettare passivamente le ingiustizie e a reagire. Quasi un testamento morale rivolto ai giovani e a tutti coloro che possono e devono agire ora. Lo spessore artistico di Renato Zero si fa forte della sua grande umanità e della sua grande capacità di non omologarsi mai, sollecitando il risveglio delle coscienze in modo fattivo, mettendoci la faccia, appunto. Non ha risparmiato critiche alla politica che non gli ha permesso di realizzare il suo antico sogno, Phonopoli, e forse (n.d.r.) è anche un po’ in contrasto con la sua Roma, prova ne sia la scelta di tornare dopo due anni in tour, il prossimo 1 e 2 giugno, all’Arena di Verona, teatro eccezionale per bellezza ed acustica, certo, ma che somiglia tanto a quel Colosseo che gli fu negato per un suo concerto non molto tempo fa…
E una “rivoluzione” si rende necessaria proprio con il diffondersi dei nuovi mezzi che internet mette a disposizione, dal momento che non è ancora prevista una reale tutela del diritto d’autore. Un problema che riguarda evidentemente non solo la musica, ma tutte le opere di ingegno che, una volta messe in rete, perdono il “diritto di proprietà”, con la sciagurata conseguente crisi delle aziende di produzione, dell’industria musicale, cinematografica, letteraria…insomma di tutto ciò che è Arte, ovvero il prodotto di lavoro fatto di sofferenza e di investimenti che oggi purtroppo viene condiviso in modo gratuito e spregiudicato grazie all’avvento delle nuove tecnologie. “La canzone è un atto d’amore!”, ecco cosa rappresenta la musica per l’artista Renato Zero. E’ come un figlio, una propria creatura fatta di gioie, di dolori e di emozioni che si tramandano e lasciano un messaggio di speranza, di risveglio delle coscienze, di essere protagonisti in prima persona della propria vita.
A sostegno di questa nuova emergenza, da circa due anni, il professor Giorgio Assumma (Presidente della SIAE dal 2005 al 2010), esperto in tutela del diritto d’autore, ha ripristinato l’Istituto Giuridico dello Spettacolo, per affrontare, con esperti colleghi, le misure necessarie da mettere in campo per risolvere il problema a tutela delle opere di ingegno. A tale scopo, segnaliamo un appuntamento importante con il convegno “NUOVE FORME DI TUTELA DELLE OPERE E DELL’INGEGNO”, che è tenuto giovedì 14 aprile alle ore 15 presso la Sala della Biblioteca “Francesco Cossiga e Guido De Marco” della Link Campus.University. Il Convegno è promosso dal Master in Luxury & Fashion Management ed è realizato insieme con l’Istituto Giuridico dello Spettacolo e dell’Informazione e dall’ Ente Italia in Testa ( Osservatorio a tutela del Made in Italy ).