DIVERTIMENTO E COLORE ASSICURATI CON “ MIAMI BEACH “
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E’ prevista per il prossimo 1 giugno l’uscita in sala dell’ultima fatica ( o meglio, divertimento ) il cui soggetto è stato scritto a quattro mani dai fratelli Vanzina e del quale Carlo ha curato la bella, efficace e correttissima regia.
Miami, inizio anno scolastico universitario: due coppie di italiani, un padre ed un figlio ( Luca e Giovanni ) ed una madre con figlia ( Valentina ed Olivia ) sono in partenza da Roma per andare a studiare nella città americana; Luca ( Filippo Laganà ) è il figlio di Giovanni ( Max Tortora ), e Valentina ( Camilla Tedeschi ) è la figlia di una milanese stravagante Olivia ( Paola Minaccioni ); in aeroporto, per tutt’altra destinazione, anche Lorenzo ( Ricky Memphis ), la sua antipatica compagna e sua figlia Giulia ( Neva Leoni ) che non vuole assolutamente partire per la destinazione verso la quale suo padre e la convivente la vorrebbero condurre con loro in un centro di benessere.
Mentre tra Giovanni ed Olivia scoppia un esilarante battibecco al ceck – in Giulia si defila e riesce, con due sue amiche, ad imbarcarsi per Miami dove vorrebbero assistere ad un festival di musica particolarmente ambito dai giovani; quando non è più possibile rintracciarla in aeroporto avverte il padre con un telefonata e Lorenzo, invece di imbarcarsi per la originaria destinazione decide di recarsi, con un altro volo, a Miami per rintracciarla.
Inizia qui un divertente carosello di divertenti e colorite avventure sia per le vicissitudini di Lorenzo, che giunto a Miami, si affida ad uno squattrinato studente ampiamente fuori corso per cercare di rintracciare la figlia, sia per i continui battibecchi tra Giovanni ed Olivia che sono tra loro assolutamente incompatibili: lui venditore romano di scarpe, lei snob e mantenuta milanese che vive con i soldi dell’appannaggio dovutole dal marito dalla quale è divorziata.
Sceneggiatura fantastica, ambientazioni da mille e una notte, efficacissima descrizione delle attività ( o meglio dei divertimenti dei giovani italiani a Miami ), tanto colore caratterizzano quest’ultimo capolavoro dei due fratelli che riescono, anche in estate, divertendo, a realizzare un cine panettone variopinto, colmo di idee e di trovate, non tanto originali ma esilaranti, certamente possibili come quella di Giulia che si invaghisce di una altro sconsiderato italiano che da tempo vive a Miami occupandosi della vendita di una villa prestigiosa che alla apparentemente ingenua ma scaltra ragazza riesce a far credere essere di sua proprietà innescando così uno dei tanti divertentissimi siparietti che compongono la pellicola.
Le trovate sono assolutamente aderenti alla realtà: il perdigiorno al quale Lorenzo di affida per trovare la figlia è la esatta descrizione del ragazzo che non vuole far altro che niente e contribuisce a ricreare l’ambiente dei giovani italiani figli di papà che a Miami si recano non tanto per lo studio ma per divertimento, un motivo di esperienza per le ragazze come Giulia che dalle delusioni che proverà trarrà beneficio per crescere: la descrizione della sua scaltrezza è veramente efficace e può contribuire a fornire esempio di come non comportarsi in situazioni del genere, la bontà e le danarose possibilità di un padre che ha nella vita poco seguito la figlia, come Lorenzo, si incontrano con la mancanza di affetto di Bobo ( il perdigiorno al quale si è affidato per cercare Giulia ) contribuendo così a ricreare uno stato di serenità in entrambi i ragazzi.
Insomma, quasi una descrizione dei degenerativi fenomeni sociali che si stanno sempre più verificando in questa Italia dalla quale i giovani fuggono, vuoi per la ricerca di un avvenire che per cercare di ottenere un minimo di ottimismo, di divertimenti ed anche di sentimenti e di voglia di vivere.