L’ “ ALBA “ DI THOMAS DE FALCO ALL’ARA PACIS
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Al Museo dell’Ara Pacis di Roma si è svolta una performance che ha avuto per soggetto l’arte antica della tessitura ad arazzo a telaio verticale e che ha chiaramente espresso il sentimento di dolore provato da Thomas De Falco, l’artista espositore, che parte dal suo intimo per fluire esternamente in una corrente viva di emozioni espressa attraverso l’uso di seta e cotone i quali, tanto abilmente utilizzati, infondono ai sensi una impressione di purezza e contemporaneamente di calore.
Un lungo abito a campana viene indossato da una donna seduta su una seggiola da arbitro e sotto quest’abito si celano dei musicisti, un violino ed un flauto traverso i quali seguono i lentissimi movimenti della donna; un uomo ed una donna sono distesi a terra sul freddo marmo dell’altare dedicato ad Augusto; un grande wrapping avvolge dalla vita ai piedi i corpi di due modelli tra loro di schiena a formare un grande bozzolo tessile che contemporaneamente li comprende e li separa: questi i momenti della mostra di un artista che attraverso la lungaggine dei movimenti dei soggetti esposti intende esprimere il dolore nel quale è immersa la natura umana riuscendo in tal modo ad ottenere immagini suggestive di grande impatto estetico ed emotivo.
La performance, organizzata da Equa, di Camilla Morabito, promossa dalla Sovrintendenza romana ai Beni Culturali e curata da Laura Cherubini, era composta di circa novecento metri lineari di nodi e di intrecci, di colore bianco, inquinato da un solo particolare, di color rosso, indicante l’ossessione che investe l’artista, caratteristico di tutte le sue sculture che iniziano a modificare la loro posizione accompagnate da una lenta cadenza musicale fino a trasformarsi in un immobile gruppo scultoreo che li ricomprende.
Bel successo di pubblico che ha potuto liberamente accedere al Museo dalle ore 20,30 fino alle 22.