“FOR THE LOVE OF SPOCK” OMAGGIO AI 50ANNI DI STAR TREK
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Star Trek il media franchise di genere fantascientifico che ha avuto inizio nel 1966 con una serie televisiva ideata da Gene Roddenberry divenuta in seguito tra le più popolari nella storia della televisione ha avuto, nel corso di quasi cinquant’anni, altre cinque serie televisive (di cui una a cartoni animati) e tredici pellicole cinematografiche (le più recenti del 2009, del 2013, del 2016).
Per il 2017, anno del cinquantenario, è stata annunciata una nuova serie televisiva.
Star Trek narra delle vicende degli umani del futuro, appartenenti a una Federazione dei pianeti uniti che riunisce sotto un unico governo numerosi popoli di sistemi stellari diversi, e delle loro avventure nell’esplorazione del cosmo, “…alla ricerca di nuove forme di vita e di civiltà, fino ad arrivare là dove nessuno è mai giunto prima”.
L’universo fantascientifico di Star Trek con i suoi personaggi è conosciuto in tutto il mondo e ha dato origine a un fandom senza precedenti.] Tutte le serie televisive sono state doppiate in italiano, come pure i film.
A Star Trek sono stati assegnati vari premi tra cui 33 Emmy, 5 premi Hugo, vari Saturn Award e un Oscar su 14 candidature ottenute dai film.
Per celebrare i cinquant’anni di Star Trek (era il 1966 quando in America andò in onda la prima puntata della prima stagione della serie), è stato presentato al Trieste Science+Fiction 2016 For the Love of Spock di Adam Nimoy, figlio dell’attore Leonard Nimoy, il mitico Spock della serie cult. Un documentario unico nel suo genere, che racconta la vita di Spock e di Leonard Nimoy, l’attore che gli ha prestato il volto per cinquant’anni. Ad accompagnare il documentario, Adam Nimoy e Terry Farrell, l’amatissima Jadzia Dax di Star Trek: Deep Space Nine. Acclamatissimi dal pubblico della kermesse.
“Com’era Spock nella vita vera? Mio padre – ha Adam Nimoy – era un uomo del Rinascimento, dalle molte abilità. E’ stato un poeta, un regista, un fotografo, un attore, e costruiva anche mobili. Solo verso la fine della sua vita ha messo al centro di tutto la famiglia, ed è diventato una sorta di Don Corleone della famiglia”. Per Adam Nimoy, la sfida era fare qualcosa di diverso. “Qualcosa che lui non avrebbe potuto fare” – confessa. “Ad esempio, lui non aveva studiato molto, e allora sono andato a scuola per molto, molto tempo, e poi sono diventato avvocato. E dopo tanti tentativi per essere diverso da lui, ho capito che volevo essere come lui”.
Quanto a Terry Farrell, ancora una donna bellissima, ha parlato a lungo del mitico personaggio interpretato per sei stagioni nella serie Deep Space Nine. Alla sua prima apparizione, la Farrell aveva 28anni, “giovane per un personaggio tanto affascinante, e saggio. Un personaggio di 350 anni con nove vite alle spalle che mi ha dato lezioni di vita. Ho attraversato un mare di vetri per apprenderle. Lei è sempre stata ciò che vorrei diventare da vecchia”. “Anche se sono passati tanti anni – ha affermato l’attrice – mi sento ancora Ambasciatrice di Star Trek”. E sulla morte della mitica Jadzia Dax, rivela: “Cosa potete fare di una donna che non potete controllare? Ammazzarle! Ero stanca, chiedevo di lavorare un po’ meno e mi hanno fatta fuori”.
Sul progetto di un documentario dedicato interamente a Star Trek: Deep Space Nine si sono pronunciati entrambi, e a quanto pare anche Adam Nimoy sarà coinvolto in questo attesissimo ritorno di Star Trek.