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Sequestro e sfruttamento: Carabinieri salvano donna rumena anche grazie a Facebook

Sequestro e sfruttamento: Carabinieri salvano donna rumena anche grazie a Facebook

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VIolenza sulle donne

Violenza sulle donne

Roma 25 novembre 2016. Sequestro e sfruttamento della prostituzione è questo l’ennesimo reato commesso ai danni di una donna segnalato proprio oggi, Giornata Mondiale contro la Violenza sulle Donne, dai Carabinieri intervenuti per salvare la donna romena grazie allo scambio di messaggi su Facebook, prima con la sorella e poi tra colleghi Carabinieri. Ogni giorno la cronaca rivela fatti di violenza ai danni delle donne, stupisce che nonostante le segnalazioni e le tante iniziative di sensibilizzazione non si riesca ad arginare la violenza di genere. La cronaca: Convince una connazionale a trasferirsi in Italia, con la promessa di un lavoro sicuro ed onesto, ma poi, una volta in Italia, tenta di costringerla a prostituirsi. La malcapitata, una donna di nazionalità romena, di 24anni, arrivata in Italia la scorsa settimana, tenuta sotto sequestro e vistasi obbligata a ripartire per la Romania con lo sfruttatore, è riuscita a chiedere aiuto alla sorella, tramite il noto social network Facebook.
La donna, che vive in provincia di Reggio Calabria, preoccupata per l’incolumità della sorella, decide di denunciare tutto ai Carabinieri del posto che in poco tempo avvisano i colleghi romani.
Così lo sfruttatore, un 27enne di nazionalità romena, è stato fermato dai Carabinieri della Stazione Aeroporto di Ciampino e dell’Aliquota Sicurezza della Compagnia Aeroporti di Roma, all’interno dello scalo romano, mentre cercava di imbarcarsi su un volo diretto in Romania, in compagnia della vittima che stava obbligando a seguirlo, non è chiaro con quale intento.
Grazie ai messaggi inviati tramite FB ed al rapido scambio di informazioni, i Carabinieri, sono riusciti a rintracciare i due all’interno dell’Aeroporto di Ciampino, mentre stavano effettuando le operazioni di imbarco, riuscendo così a mettere fine all’incubo che la 24enne stava vivendo da una settimana.
L’arrestato è stato portato in caserma e successivamente accompagnato presso il carcere di Regina Coeli, dove resterà a disposizione dell’autorità giudiziaria. Dovrà rispondere di sequestro di persona e sfruttamento alla prostituzione.

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