TIRA UN GRAN BEL “ VENTO DEL SUD “ AL PARCO DELLA MUSICA DI ROMA

Di nuovo, finalmente, Raffaele Paganini,  con la sua Compagnia Nazionale di danza: eccolo al parco della Musica in una  spettacolare esibizione dal titolo evocativo di “ Vento del Sud “, un vento che parte dalla Campania ed arriva fino all’estremo sud della penisola toccando Puglia, Sicilia e Sardegna accompagnato dalla voce di Miriam Scarcello accompagnata da una ensemble musicale composta di quattro elementi  tutti fra di loro eccezionalmente sincronizzati con chitarre, mandolino e contrabasso che rispondono ai nomi di Felice Zaccheo al mandolino, Luca Mereu alla mandola, Corrado Celeste e Gennaro Venditto alle chitarre, Paolo Benelli al contrabasso.

A far da corona alla parte musicale della bella esibizione dei musicisti, il balletto della Compagnia Nazionale diretta da Raffaele Paganini che ha evidentemente saputo trasfondere ai dieci  allievi in scena tutta la sua poderosa ed indimenticabile forza scenica nonché la ineguagliabile tecnica che i danzatori rivelano di aver completamente assimilato in positivo.

Le varie canzoni che hanno concretizzato il “ Vento del Sud “ sono tra le più belle dello scibile napoletano, siciliano, pugliese e sardo: canzoni popolari ma anche di grande fama, specialmente quelle di origine napoletana che l’esibizione alquanto raffinata di una cantante che risponde al nome di Miriam Scarcello ha saputo trasformare in nobili accoppiamenti con la delicatezza delle danze che l’hanno accompagnata: un accoppiamento, quello tra musiche popolari e danze di ordine classico in grado di ottenere ottimi risultati sul piano spettacolare conquistando l’incondizionato favore di un pubblico che più volte ha applaudito anche a scena aperta e che al termine dello spettacolo ha lungamente applaudito quelli che in un’ora ed un quarto di spettacolo sono diventati i suoi beniamini.

Tarantelle, pizziche, serenate, tarante si sono alternate sul palcoscenico della sala “ Sinopoli “ tracciando un percorso attraverso un itinerario dai toni e dai colori raffinatissimi che hanno  sapientemente illustrato tutta la potenza culturale popolare del mezzogiorno d’Italia esaltandone le atmosfere ed il calore che sanno da sole emanare e che hanno nei secoli attratto gli ambienti culturali del mondo intero.

Un vero peccato che l’esibizione, prodotta da Heliconia, sia limitata ad una sola serata perché quello che abbiamo avuto occasione di vedere è uno spettacolo denso di fascino, di folclore, di atmosfera forse unico nel suo genere ed in grado di esaltare le doti artistiche di un territorio troppo spesso non opportunamente valorizzato.