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” COLETTE, UNA DONNA STRAORDINARIA ” DI E CON CATHERINE SPAAK AL TEATRO PARIOLI DAL 16 FEBBRAIO

” COLETTE, UNA DONNA STRAORDINARIA ” DI E CON CATHERINE SPAAK AL TEATRO PARIOLI DAL 16 FEBBRAIO

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Per la stagione 20163/2017, al Teatro Parioli Peppino De Filippo, da giovedi  16 a domenica 26 febbraio 2017, va in scena “ Colette, una donna straordinaria “, di  Catherine Spaak e Marzia G. Lea Pacella, con Catherine Spaak, Alessio Di Clemente, Carola Stagnaro; la regia è di Maurizio Panici.

Colette (1873-1954) è stata una delle scrittrici francesi più celebri e ammirate del suo tempo. Autrice di numerosi romanzi e novelle di enorme successo mentre era in vita, è stata membro dell’ Academie française conquistando un posto d’onore nella letteratura del suo paese, cosa piuttosto rara all’epoca per una donna. E’ nota per essere stata estremamente anticonformista, addirittura scandalosa non soltanto per la sua versatilità, per i suoi comportamenti e i suoi amori, ma anche per le numerose attività che svolse quale mimo, clown circense, redattrice di giornali scandalistici, conferenziera ed estetista. Ebbe tre mariti e molti amanti oltre a relazioni sentimentali con diverse donne, suscitando in tal modo curiosità e scalpore e divenendo una vera e propria leggenda. Fu, tuttavia, la scrittura a fare di lei un’autrice indimenticabile.
“Colette, una donna straordinaria” è un progetto che vuole raccontare la sua storia di donna e di artista stravagante attraverso gli uomini che più hanno contato per lei. Non un monologo quindi ma duetti recitati con un protagonista maschile che dovrà interpretare gli uomini più importanti della sua vita. Si metteranno in scena così i periodi più divertenti e significativi della sua esistenza assistendo ai suo vari trasformismi”.(Catherine Spaak).

“Colette è una delle figure più affascinanti del tempo in cui l’emancipazione era accompagnata dal grande fermento culturale. Fu soprattutto figura emblematica e scandalosa, una icona che accompagnerà la società francese nel passaggio al XX° secolo, con la sua presenza vivace e innovativa diventò lo specchio di un bisogno inesauribile di libertà di espressione e volontà di cambiamento. Sullo sfondo la Grande guerra, i salotti letterari e i grandi personaggi di una città vivace come Parigi. Uno spettacolo sorprendente come sorprendente è stata la sua persona.”(Maurizio Panici)