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Addio Martin McGuinnes, protagonista del film “Il Viaggio”, che racconta i trattati di pace

Addio Martin McGuinnes, protagonista del film “Il Viaggio”, che racconta i trattati di pace

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Colm Meaney & Timothy Spall_Car 2_The Journey-Il Viaggio

Addio al leader irlandese Martin McGuinnes, arriva al cinema il 30 marzo “Il Viaggio” (The  Journey), il film che lo racconta durante gli accordi di pace. “Il Viaggio” diretto da Nik Hamm, racconta proprio del leader dell’Ira che fu il promotore dei trattati di pace che si è spento nella notte, all’età di 66 anni, Martin McGuinness, capo di stato maggiore dell’Ira dal 1979 al 1982, esponente del Sinn Féin e tra gli artefici dei negoziati di pace che si conclusero nel 1998 con gli accordi del Venerdì santo, oltre che della trattativa di pace di St. Andrews del 2006, momento storico di rilevanza mondiale raccontato nel film Il Viaggio (The Journey), in sala dal 30 marzo con Officine UBU, diretto da Nick Hamm e interpretato da Timothy Spall e Colm Meaney, che da voce e corpo proprio a McGuinness nel racconto dell’incredibile viaggio che cambiò la storia e i rapporti personali tra i due avversari protagonisti della storia politica irlandese.

Colm Meaney che nel lungometraggio ha vestito i panni di questo politico, che iniziò da militante, ha dichiarato: “Negli anni ho seguito abbastanza da vicino le vicende dell’Irlanda del Nord, anche se non ho vissuto lì per molto tempo. Ho ovviamente seguito le trattative per l’Accordo di Pace e sapevo molte cose su Martin. Una volta l’ho anche incontrato, ho sostenuto la sua candidatura alle presidenziali del 2011 e ci siamo incontrati durante un suo comizio elettorale. Ho deciso però di non contattare Martin in vista della preparazione per il film. Credo sia stato meglio così. Quando sei un attore e devi interpretare una persona reale, devi restare obiettivo e mantenere un approccio distaccato. Credo che anche Martin non avrebbe voluto influenzarci in nessun modo. Martin è un uomo molto intelligente, avrebbe rispettato il nostro processo creativo e non avrebbe voluto intervenire sul nostro modo di creare questa storia di finzione”.