ARTE ANTEPRIME FILM CINE&TURISMO CINEMA INTERVISTE LIBERAMENTE LIBRI LO SAPEVATE CHE... MODA E TENDENZE MUSICA NEWS RECENSIONI FILM RECENSIONI SR E JR RUBRICHE TEATRO TV
Caricamento in corso

Esclusiva-Eva De Rosa: “Il teatro grande forma di cultura. Il mio impegno per le donne anche nel sociale”

Esclusiva-Eva De Rosa: “Il teatro grande forma di cultura. Il mio impegno per le donne anche nel sociale”

Condividi questo articolo:

Allegra, spontanea, vivace, elegante, brava e…impegnata nel sociale.

La nostra redazione ha incontrato l’attrice Eva De Rosa. 

Attrice di Teatro, Cinema e TV, Cabarettista, Regista, Conduttrice televisiva ed Autrice di testi teatrali Eva De Rosa, nasce a Luino (VA) ma è napoletana nel DNA. Nelle sue commedie, mette anche in risalto il drammatico problema della violenza sulle donne.

Proprio quest’anno festeggi i tuoi primi 25 anni di teatro. Quando è nato l’amore per questa splendida forma d’arte ?

“L’amore per il teatro è cominciato molto presto, direi da quando andavo a scuola. Ho cominciato proprio in quegli anni e pian piano capivo che poteva far parte della mia vita. Fortunatamente non sono solo attrice, ma anche autrice, mi piace scrivere quello che poi porto in scena”

Per arrivare ad alti livelli quanta gavetta bisogna fare ?

Tanta gavetta e tanti sacrifici, sempre. E soprattutto bisogna essere sempre umili. I presuntuosi hanno vita breve in qualsiasi campo, forse nel nostro molto di più. Come ho già detto ho cominciato quando ero a scuola, poi ho fatto anche teatro nelle chiese e di questo ne sono fiera. Tanti grandi attori hanno fatto teatro partendo dalle chiese, ma in pochi lo dicono, forse perchè se ne vergognano, ma invece dovrebbero andarne fieri. Poi ho continuato con il vivaio di Zelig e piano piano quello che era una passione e diventata anche una professione”

Col passare del tempo hai interpretato anche ruoli importanti: cosa ha significato per te portare in teatro la figura di Filomena Marturano ? 

Prima di tutto è stato un onore portare in scena un testo del grande Eduardo. Interpretare poi quel ruolo è stato un grande piacere, ma nello stesso tempo sentivo anche una grande responsabilità. Mi sentivo assolutamente coinvolta in quei testi ed in quella donna che tanto ha rappresentato per il teatro mondiale. Qualsiasi attrice vorrebbe interpretare Filomena Marturano, io sono felice di averlo fatto e sono ancora emozionata per quel ruolo fantastico”

Negli anni passati, ti abbiamo vista anche in trasmissioni della Rai. ma Eva De Rosa, preferisce il teatro o la Tv ?

Io sono nata con il teatro in testa ed amo il teatro al 100%. La Tv è bellissima ma ha tempi diversi e soprattutto non ha pubblico dietro le telecamere. Io, invece, ho bisogno di seguire il mio pubblico quando interpreto un ruolo, devo vedere le facce, le emozioni, e cosa prova una persona quando viene a vedere le mie commedie. Il Teatro è scambio reciproco di emozioni”

Perchè lo Stato italiano investe poco o niente nella cultura teatrale ? 

“Ti rispondo con una domanda e cioè, lo Stato non investe nella scienza vuoi vedere che ora investe nella cultura teatrale ? Qui abbiamo una cultura diversa rispetto agli altri paesi europei, e purtroppo bisogna dire che non ci sono fondi a sufficienza. In Italia difficile investire nel teatro anche perchè non lo si considera cultura. Si lavora meno e male e con dei costi altissimi. Spesso si lavora sempre con i soliti testi e si ha paura nel proporre testi nuovi. E poi nelle commedie ci sono sempre meno attori, fateci caso quando andate a teatro, spesso ci sono 5/6 attori e non di più e questo non è un bene, purtroppo è una guerra tra poveri”

Parlaci della tua ultima commedia:  di cosa tratta “Dove è finito il Principe azzurro” ? 

“A me piace fare anche un teatro che parli anche di problemi sociali. Uno di questi è senz’altro la violenza sulle donne. Per violenza non intendo solo quella fisica, ma anche quella psicologica. Ecco, noi donne dobbiamo difenderci anche e soprattutto da quella. “Dov’è Finito il Principe Azzurro”  nasce dalla voglia di aiutare le donne a comprendere, prima che sia troppo tardi,  se un uomo è patologico e come tale pericoloso. Ovviamente la chiave di tutto lo spettacolo è come sempre brillante ed ironica”

Allora non ci resta che seguirti in teatro…

“Spero di vedere tante persone nei prossimi spettacoli, sarò in giro in tutta Italia in primavera ed in estate. Venite a teatro, ridere fa bene, sempre”

 

 

 

@Riproduzione riservata