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Libertà di stampa e l’intervista a Raffaele Sollecito a “Le Iene”

Libertà di stampa e l’intervista a Raffaele Sollecito a “Le Iene”

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Nadia Toffa Le Iene

A “Le Iene Show” si parla di libertà di stampa, uno degli argomenti preferiti dalle Iene, quello di poter raccontare verità scomode e di portare alla luce della ribalta storture e imbrogli. Lo spunto è che l’Italia ha guadagnato 25 posizioni nella classifica della libertà di stampa di Reporters sans Frontières, salendo in un anno dal 77° al 52° posto. Ai primi tre posti ci sono Norvegia, Svezia e Finlandia, mentre chiudono la classifica il Turkmenistan, l’Eritrea e la Corea del Nord. Secondo RSF, in Italia restano, tra le altre cose, “intimidazioni verbali o fisiche, provocazioni e minacce”; ma l’organizzazione internazionale cita anche “responsabili politici come Beppe Grillo, del Movimento 5 stelle, che non esitano a rendere pubblica l’identità dei cronisti che lo infastidiscono”. Le Iene Alessandro Onnis e Stefano Corti tornano a vestire i panni dei “supereroi” e raggiungono il fondatore del M5S, per cantargli il loro inno “Iene abbiamo cantate 4” e strappargli una promessa. Alla domanda dei due inviati «lavorerai per farci salire nella classifica della libertà di stampa?», Grillo, sorridendo, risponde: «Dai, sì, ve lo prometto».

Ancora nella puntata di domenica 30 aprile, un’intervista a Raffaele Sollecito. Sono passati 10 anni da quando la studentessa inglese Meredith Kercher è stata uccisa a Perugia. Il nordafricano Rudy Guede è stato l’unico riconosciuto colpevole. Raffaele Sollecito e Amanda Knox, condannati in primo grado, sono stati poi assolti in appello e nel 2015 in via definitiva in Cassazione. A due anni dall’ultima sentenza, Sollecito ha recentemente dichiarato di voler “essere riconosciuto come innocente” anche agli occhi dell’opinione pubblica. Sabrina Nobile lo incontra a Milano per un’intervista. A seguire alcuni stralci.

Iena: Com’era il carcere?
Sollecito: Estremamente deprimente e scioccante.
Iena: E quando sei uscito?
Sollecito: Lì fuori il mondo era totalmente stravolto e cambiato. Mi vedevano come un mostro.
Iena: E dopo l’assoluzione è tornato tutto come era prima?
Sollecito: A livello sociale non è cambiata una virgola.
Iena: Come?
Sollecito: Mi sentivo il peso estremo degli sguardi.
Iena: Per strada ti riconoscono?
Sollecito: Ho una notorietà, però è una notorietà negativa.
Iena: Sei colpevole o innocente?
Sollecito: Innocente.
Iena: E l’orma sulla scena del crimine di chi era?
Sollecito: La polizia diceva che era la mia. In realtà bastava contare il numero di cerchi per vedere che la mia scarpa aveva meno cerchi di quelli che erano presenti sulla scena del crimine.
Iena: Eri o non eri sulla scena del crimine?
Sollecito: No, non ci sono mai stato.
Iena: Ammetterai che nell’iter processuale ci sono delle cose che non tornano…
Sollecito: Beh, hanno cambiato il movente a ogni giudizio.
Iena: Cosa pensa la gente di te?
Sollecito: “Tu sei il colpevole e l’hai fatta franca”.
Iena: Come l’avresti fatta franca?
Sollecito: “È intervenuta l’America, Sollecito ha i soldi e aveva la Bongiorno…”
Iena: Avresti il coraggio di sottoporti al giudizio della gente?
Sollecito: Sì, lo faccio ogni giorno.

A questo punto, le Iene propongono a Raffaele Sollecito di recarsi insieme in centro a Milano, dove lui – in incognito dietro alla telecamera – rivolge ai passanti, ignari della sua identità, alcune domande sul caso di Perugia. In primis, il giovane chiede loro: Tu cosa pensi di Raffaele Sollecito? Innocente o colpevole?

Lo scorso 27 aprile si è celebrato ad Aversa (CE) il primo matrimonio civile in Italia di una donna transessuale, Alessia, che ha sposato il proprio compagno Michele. La giovane ha ottenuto l’attribuzione del sesso femminile ed il riconoscimento del nuovo status all’anagrafe dal Tribunale di Napoli senza essersi sottoposta all’intervento chirurgico finale per completare il cambiamento di genere. Giulio Golia documenta quanto accaduto il giorno della cerimonia, dai preparativi iniziali allo scambio delle promesse in municipio. La Iena, inoltre, segue la coppia al ricevimento di nozze e intervista amici, parenti e alcuni membri dell’Associazione Trans Napoli, che ha sostenuto la battaglia di Alessia.

– Nadia Toffa incontra una ragazza che racconta di come, nell’aprile 2013, suo padre – affetto da depressione cronica – abbia fatto ricorso al suicidio assistito in Svizzera pur non avendo alcuna malattia terminale. Una modalità, questa, consentita dalla legge elvetica, la quale non disciplina esplicitamente l’assistenza organizzata al suicidio nel diritto penale.
In Italia, al contrario, il suicidio assistito rimane una pratica assolutamente illegale. Per quanto riguarda il testamento biologico, invece, dopo anni di dibattito, la Camera ha appena approvato il disegno di legge che ora dovrà passare al Senato per l’approvazione definitiva.
Fino a che punto si può spingere la libertà di ognuno di scegliere in merito alla propria vita o morte? La Iena mette a confronto due legislazioni così profondamente diverse.

– Il 13 settembre scorso la giovane 31enne Tiziana Cantone si è tolta la vita a Mugnano (Napoli). La giovane si sarebbe suicidata in seguito alla diffusione in Rete di alcuni suoi video hard. Il Gip di Napoli ha disposto l’archiviazione per le cinque persone indagate per diffamazione nell’ambito di un procedimento, avviato a fine 2015, proprio dalla stessa Tiziana Cantone. La Iena Roberta Rei ripercorre la vicenda e incontra la mamma della giovane Teresa Giglio.