ARTE ANTEPRIME FILM CINE&TURISMO CINEMA INTERVISTE LIBERAMENTE LIBRI LO SAPEVATE CHE... MODA E TENDENZE MUSICA NEWS RECENSIONI FILM RECENSIONI SR E JR RUBRICHE TEATRO TV
Caricamento in corso

“On The Milky Road” Kustirica, Bellucci e la guerra dei Balcani

“On The Milky Road” Kustirica, Bellucci e la guerra dei Balcani

Condividi questo articolo:

    On the Milky Road di Emir KusturicaOn the Milky Road di Emir Kusturica

“On The Milky Road” di  Emir Kustirica. Film dall’aspetto un tantino scombinato e che vuole raccontare le atrocità della guerra dei Balcani in forma che potrebbe anche essere divertente: protagonisti un ex musicista trasformatosi, a causa della guerra, in un lattaio che distribuisce il latte sulle montagne della Serbia e che possiede come unici averi ed amici un asino ed un falco pellegrino; una donna misteriosa in fuga, italiana, che sconvolge le ubriacature di un villaggio nel quale ogni giorno infuriano violenti bombardamenti ai quali gli abitanti sono talmente abituati che nemmeno se ne accorgono più, ma intanto muoiono: lei è il contraltare di un’altra donna del villaggio che vorrebbe sposare il lattaio.

Monica Bellucci, avanti in carriera, è la donna italiana, bella come sempre ma che in fatto di bellezza è agevolmente contrastata da Milena ( Sloboda Micalovic ), la paesana che vorrebbe sposare il lattaio: tra Milena e la donna italiana è concorrenza per accaparrarsi il musicista-lattaio

Tra l’italiana in fuga, senza nome nel film ma semplicemente “ la sposa “ ed il lattaio è amore a prima vista, prima controllato, poi irrefrenabile.

Quando è chiaro perché “ la sposa “ si è rifugiata nel villaggio e che è ricercata ( ha fatto imprigionare un generale inglese pazzamente innamorato di lei ) i due innamorati iniziano una assurda fuga fatta di serpenti che li avvinghiano, di orsi che mangiano con il lattaio, di soldati inglesi che li inseguono, in una fantasmagoria di vicende ( molte assurdamente descritte e vissute ) tra le quali solenni ubriacature, spari festosi perché nel frattempo la guerra è finita, paesaggi incredibilmente belli descritti attraverso una fotografia magistrale.

Stavolta però, come nelle favole, non è vero che l’amore vince il male: tra fughe e nascondimenti a rimpiattino, pozzi pieni di acqua nei quali i fuggiaschi si nascondono, paludi con i soldati inglesi che li cercano in maniera praticamente ridicola, un gregge di pecore martirizzato in un campo minato i cui ordigni esplodono al loro passaggio facendole saltare in aria come stracci, morti ammazzati bruciati vivi, cadaveri carbonizzati esposti come manichini ad una sfilata di moda, il film consuma i suoi 125 minuti di durata concludendo un dramma preannunciato la cui fine é comunque prevedibile.

Kusturica è autore, soggettista ed attore principale di un film troppo carico di dramma neppure tanto ben spiegato mentre la Bellucci è……la Bellucci che, però, in fatto di recitazione lascia a desiderare perché sembra volersi atteggiare ad una diva anni trenta ( ma senza aggrapparsi alle tende ) ed anzi sapientemente nascosta da veli che non la evidenziano fisicamente ( è un tantino ingrassata rispetto al suo stereotipo ) e sembra rendere meno sullo schermo.

Appropriate, anche se spesso troppo rumorose, le musiche di Stribor Kusturica, bellissimi ed aspri i paesaggi molto ben inquadrati e carichi di suggestione, ottima la fotografia.

L’uscita in sala di “On the Milky Road” è prevista per il prossimo 11 maggio in 30 copie.

Potrebbe interessarti