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“Le Ardenne” di Robin Pront: Il richiamo della natura e del male

“Le Ardenne” di Robin Pront: Il richiamo della natura e del male

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Le Ardenne

LE ARDENNE, IL RICHIAMO DELLA NATURA E DEL MALE. Il racconto inizia con un disperato tuffo in piscina e la fuga verso l’auto di Sylvie, che attende due pericolosi criminali. All’arrivo Dave si accorge che suo fratello Kenneth non è presente. Tocca a lui dover pagare il malriuscito tentativo di rapinare una villa, non facendo alcun accenno agli altri due complici. Kenneth tiene duro, aspetta con ansia il giorno dell’uscita dalla galera per rivedere la sua ragazza e ritornare alle attività criminali. Purtroppo per lui, Sylvie nel frattempo si è innamorata di Dave, non è più tossicodipendente come una volta e sogna di vivere una vita normale, con un lavoro stabile e una casa. Per loro non sarà facile trovare il momento opportuno per rivelare tutto a Kenneth, non disposto a rinunciare a Sylvie.
Una storia semplice ma molto efficace, quella diretta da Robin Pront. Un’altra dimostrazione che nel cinema, bastano pochi ingredienti per realizzare un buon prodotto. Le Ardenne, oltre i confini dell’amore arriva in sala il 29 giugno ed è stato già definito da Oscar. Merito non solo suo, ma anche di straordinari attori come Jeroen Perceval, Kevin Janssennes e di una più che toccante interpretazione sul set di Valerie Beatans, nei panni dei tre protagonisti molto diversi tra loro. Dave è un tipo piuttosto silenzioso, timido e talvolta timoroso, forse da sempre in cerca di una possibile via d’uscita dal mondo della criminalità, al contrario di suo fratello. Kenneth sempre arrabbiato e violento, non conosce i sentimenti di pietismo ed agisce senza mai pensare. In mezzo a loro, Sylvie con il suo sguardo inquieto e prevalentemente triste. A completare il quadro, uno splendido scenario come quello delle Ardenne contribuisce a rendere ancora più coinvolgente una storia già accattivante di suo. Del resto, il genere thriller ben si presta per racconti ambientati in località sperdute. Le montagne ricolme di neve nel Colorado e del Minnesota sono celebri per lavori come Misery non deve morire di Rob Reiner e il più che acclamato Fargo dei fratelli Cohen. Non solo paesaggi mozzafiato, quiete e aria fresca, ma anche paura, dolore e qualche scena inquietante, fanno spesso parte della loro atmosfera se c’è di mezzo il cinema. E Robin Pront, che ha avuto la brillante idea di riadattare l’omonima pièce teatrale, esce a tutti gli effetti vincitore in questa sfida. Il regista belga, ma di origini olandesi, ha conquistato con un solo lungometraggio la stima di pubblico e critica in tutto il mondo. La sua candidatura agli Oscar come migliore film straniero potrebbe, oggi come oggi, non essere una sorpresa e sarebbe un riconoscimento per il cinema belga raramente in primo piano.

“Le Ardenne” di Robin Pront è al cinema dal 29 giugno.

Eugenio Bonardi