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“Il Cratere” di Silvia Luzi e Luca Bellino a Venezia 74

“Il Cratere” di Silvia Luzi e Luca Bellino a Venezia 74

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Il Cratere-Venezia 74

IL CRATERE di SILVIA LUZI e LUCA BELLINO è l’unico film italiano in concorso alla 32. Settimana Internazionale della Critica di Venezia, prodotto da LUCA BELLINO e SILVIA LUZI, una produzione TFILM con RAI CINEMA
con contributo economico del MINISTERO dei BENI e delle ATTIVITÀ CULTURALI e del TURISMO | DIREZIONE GENERALE CINEMA, in collaborazione con BRITDOC, PULSE FILMS, con il sostegno di FILTEX srl
per la prima volta sullo schermo ROSARIO CAROCCIA e SHARON CAROCCIA
Il cratere è terra di vinti, spazio indistinto, rumore costante. Rosario è un ambulante, un gitano delle feste di piazza che regala peluches a chi pesca un numero vincente.
La guerra che ha dichiarato al futuro e alla sua sorte ha il corpo acerbo e l’indolenza dei tredici anni. Sharon è bella e sa cantare, e in questo focolaio di espedienti e vita infame lei è l’arma per provare a sopravvivere.
Ma il successo si fa ossessione, il talento condanna. Il Cratere è una favola Disney al contrario.

Silvia Luzi e Luca Bellino, spiegano il senso del film: Crater è il nome di una costellazione debole e incerta, invisibile perché estremamente luminosa. Crater sfavilla e non si vede, è percepibile a fatica e per una sola stagione. Di notte, in primavera e solo dal sud del mondo.
Abbiamo visto Rosario calpestare il suo cielo come un soldato il campo di battaglia, e imbracciare Sharon come arma solitaria e finale. Abbiamo scelto di stare con loro e lottare attaccati alle loro vite, alla guerra dichiarata per costrizione e conservazione, nobile nelle intenzioni e beffata nell’effetto. E Rosario e Sharon hanno scelto di stare
con noi, giocando la sfida di reinventare la propria vita. Il Cratere racconta il cruccio, il pregiudizio e l’onta, il passo e l’inganno. È melodia dialettale per libera scelta, è il tutti contro tutti per sopravviversi, e il noi contro loro
per difendersi. Lotta di classe perpetua e primitiva, gogna circolare. Definitiva e bizzarra.
 

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