Enrico Mentana a “Matrix Chiambretti”: «Il giornalismo di seconda serata da dodici anni a oggi è tutto diverso.»
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Enrico Mentana a “Matrix Chiambretti”: «Il giornalismo di seconda serata da dodici anni a oggi è tutto diverso.»
Di seguito alcuni stralci del suo intervento di Mentana a Matrix che andrà in onda questa sera, 20 otobre: «Quando è nato Matrix, quando erano gli anni ’90, il 2000, si incominciava a parlare di politica, dei fatti della vita, delle inchieste, degli scandali a partire dall’ora di pranzo. Adesso ti svegli al mattino e sono già iniziati i programmi che parlano di queste cose, quindi quando arrivi la sera tardi, è cambiata la modalità di percezione delle notizie, degli approfondimenti. Adesso ci sono sette reti che, ciascuna a suo modo, fanno tutte la stessa cosa. Ciascuno di noi sognerebbe di stare in onda come Gasparri, perché vorrebbe dire avere un doppio lavoro in televisione. All’inizio c’era Vespa, nel paleolitico». E aggiunge ridendo: «Vespa c’è ancora e viene studiato. Il suo segreto è il contratto.»
Riguardo alla domanda se la Rai del PD è meglio del PD, Mentana con un altro sorriso risponde: «Non sarebbe difficile, però diciamo che la Rai è tante cose. Come tu sai, come lo so io e come sanno tutti coloro che fanno tv, che più o meno sono passati anche dalla Rai, sanno che la Rai è del PD quando comanda il PD, è di Forza Italia quando comanda FI…». E aggiunge: «La Rai è accomodante e non c’è niente di male, la Rai è pubblica, i suoi editori sono i politici. Qui, (Mediaset ndr) almeno ce n’è uno solo.»
«Ho detto che Renzi è geneticamente bullo. E’ più forte di lui. Se può mostrare i muscoli lo fa, invece di dare una carezza lui mostra i muscoli. Non è una questione di essere forti o meno forti, Berlusconi sarebbe come lui, solo che lui dà la carezza anche quando dovrebbe mostrare i muscoli perché pensa di catturare così il consenso. Renzi pensa di catturarlo dimostrando di essere il maschio Alfa della situazione. Bullo ha un’accezione positiva e negativa.»
A proposito dell’arrivo di Giletti a La7 dopo una lunga trattativa, Mentana risponde: «Non l’ho portato io a La7, né Minoli. L’ha portato la Rai. Ha cancellato l’Arena. E’ il mercato. E’ il telespettatore che lo sceglie in base al gradimento. Scommetto che Giletti, per quanto riguarda il “mondo de La 7”, sia il “fatto dell’anno”. »
Cairo in politica? «A Urbano Cairo, se decidesse di scendere in politica gli darei lo stesso consiglio, non ascoltato, che diedi a Berlusconi nel ’93: “Lei fa la più solenne fesseria della storia umana”. Secondo me Cairo ha solo un grande vantaggio: è l’unico editore puro che esista. »
In merito alla possibilità di dirigere La Gazzetta dello Sport, storico giornale dove lavorò anche suo padre, Mentana dichiara: «ho detto di no due volte alla direzione perché è il giornale dove lavorava mio padre e ci sono cose che valgono di più della carriera. Sono un uomo dell’età della televisione. Io so fare televisione.»