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Terapia di coppia per amanti, recensione

Terapia di coppia per amanti, recensione

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Terapia di Coppia per Amanti

Terapia di coppia per amanti, recensione. Molto aggraziata e fuori degli ordinari schemi che trattano dei rapporti di coppia questa pellicola che Alessio Maria Federici ha tratto dall’omonimo libro di Diego De Silva. Novantasette minuti di simpatia ed anche di suspence per come andrà a finire la relazione tra Viviana a e Modesto che, entrambi sposati, condividono una relazione extra coniugale con attrazioni, sopportazioni, continue schermaglie, incontri clandestini rubati a quella che dovrebbe essere la loro normale vita con i rispettivi coniugi.

Grandi differenze caratteriali contraddistinguono i due amanti: Viviana è tutta tesa a complicarsi la vita con iperbolici ragionamenti sull’essere; Modesto è simile, ma più acuto perché diversamente da lei riesce sempre a “ cadere in piedi “ con una serie di invenzioni e di battute che lo aiutano a sopravvivere ed a sopportare il carattere pur intrigante di Viviana.

Passioni improvvise, battibecchi, sempre sul punto di lasciarsi, interdetti tra la scelta di porre fine a questa pur anomala relazione o abbandonare i rispettivi ruoli di amante per far rientro nei rispettivi “ ranghi “, i due scelgono, quasi inconsapevolmente, di rivolgersi ad un analista, proprio come se davvero fossero moglie e marito; il terapista appare interdetto, non si è mai trovato alle prese con questo strano genere di coppie ma da uomo di mondo accetta di guidarli nella ricerca della loro verità.

Lo svolgersi delle sedute è davvero esilarante ed a volte imbarazzante perché Viviana è proprio disarmante e carica di battute fuori luogo ma certamente dettate dalla situazione nella quale si è cacciata con Modesto; e la terapia apparentemente sembra non funzionare per un simpatico ed originale imprevisto del quale è protagonista nientemeno che il terapista stesso; anche lui è uomo e con problemi analoghi a quella dei suoi due pazienti.

Insomma, un viaggio nel mare dei sentimenti che emergono dalla ricerca dell’amore ideale, quello che ti sembra di aver trovato ma che si rivela poi di difficile raggiungimento perché cambiare vita non è proprio così facile come l’infatuazione per l’amante potrebbe far apparire; un viaggio che racconta senza mezzi termini le inibizioni di un uomo e di una donna che si amano a tutti i costi, senza mostrare sensi di colpa verso i relativi coniugi “ ufficiali “ ma comunque consci del dolore che si prova e si fa provare.

Il nostro Modesto è, nella sua vita normale, un bravo chitarrista e proprio questa sua caratteristica fa del film qualcosa di prezioso grazie alle musiche che Rodrigo D’Erasmo ha composto per guidare un film durante tutto il suo intero svolgimento, caratterizzando la vita dei due protagonisti tanto immersi nelle loro nevrosi e nelle loro paure che però non appesantiscono la pellicola rendendo il film adatto a single, coppie più o meno sposate che vengono così posti tutti sullo stesso piano nell’inconcludibile voglia di amare.

Ancora una volta si apprezzano le doti espressive di Ambra Angiolini che questa volta è veramente ben supportata da un partner del calibro di Pietro Sermonti; molto particolare ed efficace la figura dell’analista, il Prof. Malavolta del quale Sergio Rubini offre una interpretazione veramente straordinaria vuoi come terapista che come uomo.

Il film sarà in sala a partire dal prossimo 26 ottobre.