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Mattino Cinque: intervista all’amica del cuore di Antonietta Gargiulo, testimone di tante violenze (video)

Mattino Cinque: intervista all’amica del cuore di Antonietta Gargiulo, testimone di tante violenze (video)

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Mattino Cinque: intervista all’amica del cuore di Antonietta Gargiulo, testimone di tante violenze

Mattino Cinque : Antonietta Gargiulo , la tragedia di Cisterna di Latina

CISTERNA DI LATINA: L’AMICA DEL CUORE DI ANTONIETTA GARGIULO RACCONTA A “MATTINO CINQUE” I  DRAMMATICI MOMENTI IN CUI HA PARLATO, AL TELEFONO CON LUIGI CAPASSO PRIMA DEL TRAGICO EPILOGO: «HO CHIAMATO ANTONIETTA, HA RISPOSTO CAPASSO MI HA DETTO CHE AVEVA AMMAZZATO LE BAMBINE, ERANO LE 9.30 DEL MATTINO»

Pubblichiamo in copertina il video dell’intervista di Mattino Cinque andato in onda oggi, mercoledì 7 marzo. Nel corso della puntata di “Mattino Cinque”, è intervenuta in diretta Michela Cerrato amica del cuore di Antonietta Gargiulo, la donna gravemente ferita dal marito Luigi Capasso morto suicida dopo aver ucciso le figlie di 7 e 13 anni a Cisterna di LatinaLa donna ha racconto i drammatici momenti di quella mattina del 28 febbraio in cui ha parlato al telefono con Capasso provando a farlo ragionare prima del tragico epilogo. Queste le parole di Michela Cerrato: “Ho chiamato Antonietta, mi ha risposto lui e mi ha detto che aveva ammazzato le bambine, io però non ci ho creduto, pensavo che me lo dicesse apposta per ferirmi, perché sapeva che mi avrebbe fatto male. Io ho pensato me lo dicesse solo per questo, perché ce l’aveva con me perché avevo aiutato Antonietta. Invece mi stava dicendo la verità. Aveva già ammazzato le bambine. Erano le 9.30 del mattino ” .

Un racconto agghiacciante di quello che accadeva tra le mura domestiche. Una riflessione sulla paura di denunciare, un errore tragico che è costato la vita alle piccole bambine, distruggendo la vita di una donna. Si poteva fare molto di più, denunciando anche come terze persone? Probabile, ma è anche vero che le violenze che avvenivano in quella casa erano già note alle forze dell’ordine, ma non è bastato.  Quante vittime ancora dovranno esserci, affinchè queste tragedie non si ripetano?