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Cynthia Nixon protagonista di “Quiet Passion”, al cinema dal 14 giugno

Cynthia Nixon protagonista di “Quiet Passion”, al cinema dal 14 giugno

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Cynthia Nixon, già icona femminista in “Sex & the City”, la serie televisiva statunitense trasmessa originariamente dal canale HBO dal 1998 al 2004 dove aveva il ruolo dell’avvocatessa Miranda e oggi candidata democratica per il ruolo di governatore di New York è la protagonista di “A Quiet Passion”, un film di Terence Davies al cinema dal 14 giugno. 

Finalmente in arrivo anche nelle sale italiane, “A Quiet Passion”,  è la storia della celebre poetessa statunitense Emily Dickinson, dagli anni della trasgressiva giovinezza alla vita adulta di auto reclusione. Ad interpretare il ruolo della poliedrica artista americana, come detto, l’attrice Cynthia Nixon, ormai impegnata anche politicamente. Un film poetico e silenziosamente ribelle diretto dal regista e sceneggiatore inglese Terence Davies (Voci lontane…sempre presenti, La casa della gioia) che trova, in questo controverso personaggio, un ottimo spunto per mettere a frutto il suo passato di fine conoscitore dell’animo femminile. Nel cast anche Keith Carradine, che nel 1976 ha vinto il premio Oscar per la migliore canzone con “I’m Easy”, contenuta nel film di Robert Altman “Nashville”Jennifer Ehle (“Orgoglio e Pregiudizio”, “Il discorso del re”) e Emma Bell (“Frozen”, “Final Destination”) nel ruolo di Emily da giovane.

“A Quiet Passion” è un altro film molto amato e apprezzato dal pubblico e dalla critica internazionale che grazie a Satine Film arriverà nelle sale italiane il 14 giugno, dopo L’ultimo viaggio e Wajib – Invito al matrimonio, attualmente in programmazione. 

Sinossi

La storia della celebre poetessa statunitense Emily Dickinson dagli anni della trasgressiva giovinezza alla vita adulta di auto reclusione. La poetica silenziosamente ribelle di Terence Davies trova, in questo poliedrico e controverso personaggio, un ottimo spunto per mettere a frutto il suo passato di fine conoscitore dell’animo femminile, dando vita ad alcune sequenze che rasentano il sublime. Il risultato è un preciso ritratto dell’artista americana, privata del mito e definita unicamente come essere umano.