“Piazza Vittorio” di Abel Ferrara: il regista incontra il pubblico alla proiezione evento
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“Piazza Vittorio” di Abel Ferrara: il regista incontra il pubblico alla proiezione evento, giovedì 31 maggio. “Piazza Vittorio” di Abel Ferrara, presentato Fuori Concorso alla 74a Mostra Internazionale
d’Arte Cinematografica di Venezia, arriverà nelle sale italiane nel prossimo autunno. Giovedì 31 maggio, alle ore 21, presso l’Apollo 11 di Roma il regista Abel Ferrara, autore di una lunga filmografia tra cui Il cattivo tenente (1992), The Addiction – Vampiri a New York (1995) e Pasolini (2014), incontrerà il pubblico in occasione della proiezione evento del film
Oltre “Piazza Vittorio”, sarà prossimamente distribuita, sempre da Mariposa Cinematografica, anche la successiva
opera di regista americano, “Alive in France“, cronaca del suo tour francese.
“Piazza Vittorio” di Abel Ferrara è stato presentato Fuori Concorso alla 74a Mostra Internazionale
d’Arte Cinematografica
di Venezia. Con il montaggio di Fabio Nunziata il documentario è stato prodotto dalla Enjoy Movies di Andrea De Liberato e uscirà nelle sale italiane in autunno 2018 distribuito da Mariposa Cinematografica.
Il documentario, sguardo indipendente di un immigrato americano d’eccezione sul cuore multietnico della capitale,
vede la straordinaria partecipazione, oltre che dello stesso Abel Ferrara, anche dell’attore Willem Dafoe e del regista Matteo Garrone.
Sinossi: Nel centro di Roma, la storica piazza ottocentesca di stile umbertino, cuore pulsante del rione Esquilino, in cui già Vittorio De Sica ambientò una delle più incantevoli sequenze di Ladri di biciclette (1948), oggi si divide tra bellezza e degrado. L’occhio del regista newyorkese Abel Ferrara si posa sul fascino del suo antico splendore, che oggi ospita un microcosmo di etnie e classi sociali delle più varie, dai divi del cinema ai clochard, e sulle sue contraddizioni, sintesi amplificata di una realtà nazionale ancora irrisolta. Un videodiario d’autore che è diventato un documentario, “Piazza Vittorio” offre una rappresentazione viva di un’umanità sospesa tra accoglienza, paura, integrazione, difficoltà e rifiuto attraverso immagini, volti e storie del passato e del presente.