Salvatores: “Sogno un film sui Rolling Stones”
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Gabriele Salvatores ha aperto la XVI edizione dell’Ischia Film Festival.
Il regista premio Oscar ha incontrato il pubblico in una serata straordinaria sotto la luna rossa dell’isola campana. Un premio alla carriera, consegnato dai direttori artistici Michelangelo Messina e Boris Sollazzo, e l’occasione di poter vedere per la prima volta insieme i due film della saga de Il ragazzo invisibile, il giovane supereroe che ha segnato un’altra tappa della lunga carriera del regista nato a Napoli, ma milanese da sempre.
Una carriera iniziata sulle tavole del Teatro dell’Elfo, da lui fondato e che segnò una stagione straordinaria della cultura meneghina e non solo. “Mi piacerebbe tornare a quegli anni, prima di tutto perché sarei di nuovo giovane e perché era un periodo artisticamente libero. Ma d’altro canto non amo le reunion, di solito finiscono con l’essere una delusione, come quella di Crosby, Still and Nash, e poi perché ho sempre preferito guardare avanti e non indietro”. Tornare a lavorare in teatro è una cosa a cui pensa spesso. “Mi piacerebbe moltissimo, ma dovrei trovare qualcosa di davvero interessante e nuovo da fare. Non riuscirei a lavorare all’ennesima versione di un classico”.
Il futuro professionale di Gabriele Salvatores è vicinissimo, alla fine di agosto inizierà le riprese del nuovo film. “Sarà un road movie tra Italia, Slovenia e Croazia, la storia di una strana famiglia, con delle inaspettate svolte fantastiche, con Valeria Golino, Claudio Santamaria, Diego Abatantuono e un esordiente diciottenne che è il protagonista del film. Mi piace lavorare con i giovani, l’ho scoperto sul set di Io non ho paura, non hanno filtri e sono naturali e spontanei”. Una vecchia conoscenza è invece Diego Abatantuono, un amico con cui ha girato tanti film. “Diego e io abbiamo una storia personale che ci coinvolge da sempre, ogni tanto mi fa arrabbiare, perché è un pigro e spesso si è adagiato sul suo enorme talento. Se non lo avesse fatto sarebbe stato uno dei più grandi attori italiani di sempre”. Salvatores invece non si è mai fermato, ha sempre sperimentato, film dopo film, e ancora ha qualche sogno nel cassetto. “Girerei volentieri un film su una rockstar, ma anche in quel caso vorrei fare qualcosa di particolare. Mi piacerebbe prendere le prime settanta pagine di Life, la biografia di Keith Richard, e far finire il film quando incontra un altro ragazzino a cui piace fare musica. Mick Jagger”.
Nella prima serata dell’Ischia Film Festival ha incontrato il pubblico anche Alessandro Aronadio, che ha presentato il suo Io c’è, una commedia “sul bisogno di spiritualità che c’è oggi, un’esigenza che si esprime in tante forme diverse, un segno dei tempi che ho voluto raccontare in chiave di commedia, ma che è in realtà un fenomeno molto serio da analizzare”.
Ad aprire il concorso internazionale è stato un film italiano, L’età imperfetta di Ulisse Lendaro, interpretato dalla moglie Anna Valle. “Lavorare insieme non è stato un problema” ha dichiarato il regista. “Abbiamo avuto uno scambio continuo di idee e ci siamo supportati a vicenda. Nel film recita anche Ginevra, la nostra figlia maggiore, una cosa che all’inizio ci preoccupava un po’, ma alla fine è stato bello farla esordire con noi”. Anna Valle, uno dei volti televisivi più amati dal pubblico, tornerà presto in televisione. “Sto lavorando a una mini serie di sei puntate scritta da Ivan Cotroneo in cui reciterò in coppia con Alessio Boni. Si intitola La compagnia del cigno ed è la storia di sette ragazzi che studiano in conservatorio e inseguono i loro sogni”.
L’Ischia Film Festival 2018 è in corso di svolgimento al Castello Aragonese e si chiuderà sabato 7 luglio.
L’Ischia Film Festival è realizzato sotto l’Alto Patrocinio del Parlamento Europeo, con il contributo della Regione Campania e del MIBACT – Direzione Generale Cinema, con il sostegno di Istituto Luce – Cinecittà, Philip Morris, BPER, 7ettanta6ei Gallery.