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Il tennista e il senso dello stile

Il tennista e il senso dello stile

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Il tennista e il senso dello stile. Ci sono pochi sport iconici come il tennis. La riconoscibilissima estetica del giocatore di tennis ha influenzato in modo molto significativo il mondo della moda negli ultimi decenni. La praticità e l’eleganza delle divise tennistiche si sono affermate anche nella quotidianità dei meno sportivi.  L’influenza possiamo dire che è stata reciproca: tutto il mondo che ruota intorno a questo sport è sempre stato legato ad un preciso senso dello stile del giocatore.

Il rapporto tra la moda e lo sport è molto significativo tanto a livello estetico che di livello di costume. Già nel 1900 le donne partecipavano alle Olimpiadi, ma sfidandosi sui campi da tennis con un abbigliamento che a noi oggi sembrerebbe più adatto per sorseggiare il tè in un salotto buono. Le ragazze avevano indosso infatti vestiti lunghi tassativamente fino alle caviglie, le maniche dei loro vestiti arrivavano ai polsi e il loro collo era completamente coperto. Gli uomini invece potevano già scendere in campo con pantaloncini e magliette di cotone.

Tennis

La prima grande rivoluzione di costume e di stile del tennis arriva nel 1920. La campionessa Suzanne Lenglen si presenta in campo con una gonna sopra il polpaccio.Durante le Olimpiadi di Berlino del 1936 c’è un grande cambiamento per tutto quello che riguarda il vestiario sportivo: iniziano ad affermarsi importanti aziende che producono abbigliamento tecnico, senza per questo trascurare l’aspetto estetico dei loro prodotti. Scendono in campo nuovi tessuti traspiranti ed elastici, come ad esempio il jersey. Nel Dopoguerra torna la voglia di giocare e gli abiti degli sportivi iniziano a diventare sempre più sofisticati. Le scarpe diventano sempre più comode e leggere, la praticità delle “scarpe da tennis” diventerà cosa nota praticamente a tutte le fasce della popolazione occidentale, indipendentemente dalla loro attitudine sportiva. Si affermano anche nel mercato di massa nuovi tessuti e nuovi capi di abbigliamento, come ad esempio le polo, che a breve diventano un capo di moda e l’icona di uno stile comodo, ma mai scomposto, sinonimo di classe e attenzione al dettaglio.

L’epoca d’oro dell’influenza del tennis sul mondo della moda sarà negli anni Ottanta. Salgono alla ribalta campioni capaci di farsi notare e di osare anche dal punto dell’abbigliamento. Uno su tutti il tennista statunitense Andrè Agassi, che conquista il pubblico non solo grazie alle sue vittorie, ma anche per i suoi eccessi nel look. I look dei tennisti, da sempre minimali e tendenti al bianco iniziano a colorarsi di tinte vivaci ed accesissime. In barba a qualsiasi protocollo Agassi minaccia di disertare il prestigiosissimo torneo di Wimbledon, che imponeva rigorosamente un look total white in campo. Si affermano le fantasie, soprattutto le righe, le gonne delle donne diventano cortissime.

I tornei di tennis internazionale diventano una grande occasione per molte case di moda, che mostrano al mondo le loro ultime creazioni, indossate da figure mitiche dello sport. Si pensi solo al Torneo di Wimbledon, il più prestigioso e antico evento tennistico, l’unico dei quattro tornei del Grande Slam (Australia Australian Open, Francia Open di Francia, Regno Unito Torneo di Wimbledon, Stati Uniti U.S. Open) che si gioca ancora sull’erba e che ogni anno si tiene tra giugno e luglio a Londra. Così come all’Open di Francia, meglio noto come Roland Garros, torneo che si tiene a Parigi dal 1891, proprio nello stadio Roland Garros. Inizialmente l’evento era riservato solo a tennisti francesi o a stranieri associati con un club di tennis francese, ma a partire dal 1925 è stato aperto ai tennisti di tutto il mondo.
A dimostrazione di quanto questo sport sia sempre più seguito in tutto il globo, tanti sono i tornei che acquistano sempre più rilevanza in ogni continente. Ad esempio gli occhi di appassionati e di scommettitori sono puntati ora sull’Open di Chengdu, sui campi in cemento del Sichuan International Tennis Center, in Cina.

I tennisti diventano dei miti di sport e di costume. Basti pensare al leggendario Bill Tilden, a Rod Laver, alla parabola del giovanissimo Bjorn Borg, ai record di Jimmy Connors, a Rafael Nadal o a Roger Federer. A campionesse come Steffi Graf, alle due sorelle Venus e Serena Williams, a Caroline Wozniacki o a Marija Šarapova. Stelle in campo, ma anche icone di stile, che oggi vivono grandissima fortuna anche attraverso i social e nel mondo dell’advertising.