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Lorella Cuccarini e Giampiero Ingrassia in ” Non mi hai più detto ti amo ” al Teatro Olimpico

Lorella Cuccarini e Giampiero Ingrassia in ” Non mi hai più detto ti amo ” al Teatro Olimpico

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La ricostituzione, dopo quasi venti anni, della coppia Cuccarini – Ingrassia ( o, per meglio essere aderenti alla sostanza del lavoro di Gabriele Pignotta, Ingrassia – Cuccarini ) è foriera dello svolgimento di una commedia di tipo brillante che tocca temi di attualità vicini alla gente comune.

“Non mi hai più detto ti amo” è uno spettacolo che ricorda avvenimenti degli anni ormai passati, uno spettacolo che per regia e per scenografie ricorda molto un lavoro a carattere televisivo, un istrionico programmino di mezza serata con una famiglia abbastanza normale, un marito impegnato ed una moglie ex architetto tutta dedita alle cure della casa e due figli che magari averli oggi………………..

Socialmente parlano si nota, di positivo, che la famiglia è ancora al centro della società, si evolve, muta a seconda dei momenti che vive, soffre anche ma poi, tutto è bene quel che finisce bene.

Insomma una commedia un tantino patetica con la mamma che si sente trascurata dal marito, un male che spunta all’orizzonte, il marito che si ingelosisce ma non troppo tanto è preso dai suoi pazienti ed i due figli che sembra non sappiano per chi parteggiare ma che in sostanza temono per i loro genitori che sembra stiano per entrare in crisi.

Ma come abbiamo detto, tutto è bene quel che finisce bene: la storiella termina con un clamoroso “ volemose bene “ per festeggiare il quale i cinque interpreti riescono a ballare, a cantare a rivelare tutta la loro istrionicistà nascosta ma anche e soprattutto l’amore per la famiglia che di questi tempi non è proprio tanto male.

Bisogna dire che gli interpreti sono veramente bravi: una Cuccarini perfetta nel ruolo della madre-moglie-filippina è non tanto la sorpresa del lavoro in scena al Teatro Olimpico dal 20 novembre al 16 dicembre, ma è la conferma di un’attrice ormai giunta alla sua maturazione artistica mentre il più che perfetto Giampiero Ingrassia rappresenta il classico marito affogato nel lavoro che pian piano fa sentire la moglie trascurata la quale cerca rifugio nel lavoro che aveva a suo tempo abbandonato; e lo fa creando nello spettatore il dubbio che ciò avvenga per “ interessamento “ di un suo ex collega architetto che la sta “ riciclando “.

A fianco dei due protagonisti, i figli, interpretati da una simpatica ed estremamente vera figlia d’oggi quale è la brava Raffalella Camarda ( Tiziana ) ed un a volte indeciso Francesco Maria Conti nella parte del figlio maschio Matteo che parteggia per entrambi i genitori, forse allo scopo di non avere fastidi di carattere pratico; ma la vera ed originale sorpresa di questo lavoro semiserio è il lato comico introdotto da un paziente assillante del marito medico, un simpaticissimo Fabrizio Corucci che interpreta alla perfezione la figura del signor Morosini, un malato asfissiante pieno di pregiudizi e di fissazioni che proprio per essere tali lo rendono veramente simpatico ed accattivante.

Insomma, una commediola che sotto sotto ha anche la sua morale: è vero che da tanto tempo la mamma si sente trascurata dall’apatico ( in famiglia ) marito e malgrado tutto resiste, lei, a fare il capofamiglia, ma è anche vero che al momento opportuno tutti si ricompattano per il bene di tutti, tra gli applausi del pubblico con una Lorella Cuccarini che esordisce nel mondo della prosa ed un formidabile, completo Giampiero Ingrassia che è perfettamente in grado di rendere credibile il personaggio.

Forse il testo di Gabriele Pignotta andrebbe meglio registrato perché alcune battute appaiono un tantino incomplete, non proprio espressive come vorrebbero, al fine di meglio esprimere quella realtà che le coppie e le famiglie di oggi vivono, magari senza neppure accorgersene.