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“La befana vien di notte”, Paola Cortellesi nel Fantasy tutto italiano

“La befana vien di notte”, Paola Cortellesi nel Fantasy tutto italiano

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L’attrice Paola Cortellesi (Befana) in una scena del film “La Befana vien di notte”.
La Befana vien di notte, regia di Michele Soavi, direttore della fotografia Nicola Pecorini;
con Paola Cortellesi (Befana) e Stefano Fresi (Mr Johnny).
2017-2018

“La befana vien di notte”, Paola Cortellesi nel Fantasy tutto italiano. Recensione di Giancarlo Salemi

Siamo tutti affezionati a Babbo Natale. Bello, pacioccone, vestito di rosso e con la sua folta barba bianca arriva la notte del 24 dicembre per far felici i bambini di tutto il mondo. E la befana? Quella è sempre stata vista un po’ male, anche perché faceva finire di colpo tutte le festività. Una vecchietta un po’ antipatica, con le scarpe rotte, un vestito sgualcito e, come mezzo di trasporto, figurati: una scopa! Poi non è neanche sicuro che porterà con se’ dei doni, la nostra calza infatti si potrebbe riempire con del carbone se siamo stati cattivi durante l’anno.

Ci pensa Paola Cortellesi, dal 27 dicembre al cinema con “La Befana vien di notte”, a ribaltare questa nostra opinione e far diventare la nonnina un’eroina da amare e proteggere. Convince il nuovo fantasy tutto made in Italy, prodotto da Lucky Red e Universal Pictures, che vede alla regia di Michele Soavi (impegnato ultimamente più in storie di mafia, basta ricordare il tv movie con Sergio Castellitto sul giudice Rocco Chinnici ma che come direttore amava dirigere film di genere come Deliria e il Mondo dell’orrore di Dario Argento) e una sceneggiatura divertente ad opera di Nicola Guaglione (per intenderci lo stesso di Lo chiamano Jeeg Robot).

La storia è semplice. Paola è una maestra di scuola elementare – lo fa ininterrottamente da circa 400 anni da quando venne bruciata come eretica a Palestrina – che tutte le sere, dalla mezzanotte alle otto del mattino, si trasforma in una befana che durante tutto l’anno raccoglie i desideri dei più piccoli per poi esaudirli nella fatidica notte del 6 gennaio. Tutto è filato liscio per secoli, tranne per un piccolo incidente: essersi dimenticata, suo malgrado, di un bambino che, diventato adulto, ha un solo obiettivo: rapire la Befana e sostituirla con se stesso, tale Mister Johnny produttore di giocattoli, nell’immaginario collettivo. Un bambino con un’infanzia rovinata, venuto su senza l’amore dei genitori e che si materializza nella buona performance di Stefano Fresi. In mezzo ci sono sei piccoli amici (viene sfiorato anche il tema del bullismo nelle scuole) che iniziano un viaggio sia per conoscersi meglio e, soprattutto, per liberare la Befana dal perfido nemico.

Da tanto tempo non si girava un film fantasy in Italia. Ci hanno provato con alterne fortune qualche anno fa Gabriele Salvatores con Il ragazzo invisibile (di cui ha fatto anche un seguito che è stato un mezzo fiasco) e Matteo Garrone con “Il racconto dei racconti”. Poi c’è stato un vero e proprio vuoto creativo. Forse perché il genere non tira molto al cinema dove hanno più presa le produzioni hollywoodiane, da Harry Potter al Signore degli Anelli, certamente più ricche nel budget rispetto alle capacità italiane. Eppure La befana vien di notte, tra magia, sorprese, risate e anche buoni effetti speciali, ha tutte le possibilità di diventare un film che non si esaurisca nei pochi giorni di programmazione previsti al cinema. Ne è convinta Paola Cortellesi che durante la presentazione in anteprima alla stampa ha candidamente detto: “Mi piacerebbe che questo film diventasse un classico per l’infanzia, da rivedere ogni anno per permettere ai nostri bambini di alimentare i loro sogni”.

Ci riuscirà? Molto dipende dalla risposta del pubblico perché il film è una sfida che fa incontrare due mondi immaginari completamente diversi: il cinema dei teeneger degli anni Ottanta e la nostra tradizione popolare. Già, perché forse non tutti sanno che la Befana è proprio un’invenzione italiana (al nord molto sentita, non a caso il film è girato nella Val Di Lana nel Sudtirol) e poi perché c’è un precedente non da poco che negli anni Ottanta portò molto bene al suo protagonista al punto da essere perfino copiato dagli americani. Chi non si ricorda Da Grande la pellicola diventata un cult grazie ad uno strepitoso Renato Pozzetto che poi venne rifatta da Tom Hanks con The Big? La Befana vien di notte se la dovrà vedere durante queste festività con il ritorno di Mary Poppins ma, per una volta, facciamo il tifo per lei: questa nonnina che nei panni di Paola Cortellesi riesce ad essere anche molto bella.

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