“1938 Diversi” e “1945”, nuovamente al cinema in occasione della Giornata della Memoria

“ 1938 Diversi “ e “ 1945 “, due titoli, due date particolarmente significative da conoscere e ricordare, torneranno eccezionalmente nelle sale italiane, dal 27 gennaio e per l’intera settimana,  per celebrare la Giornata della Memoria.

I due films, il primo di Giorgio Treves ed il secondo di Ferenc Török che commemorano le vittime dell’Olocausto con un approfondimento storico e un punto di vista finora inesplorati, offrono spunti di riflessione assai rilevanti anche per i giorni nostri con un linguaggio e uno stile assolutamente peculiari.

“ 1938 Diversi” é un documentario ricco di testimonianze e riferimenti storici che racconta e spiega come la propaganda fascista spinse un popolo tradizionalmente antisemita ad accettare la persecuzione di una minoranza che viveva pacificamente in Italia da secoli.

Con un salto temporale di sette anni, “ 1945 “ evidenzia un particolarissimo spaccato narrativo di quelle che furono le conseguenze di quella atroce persecuzione e delle ferite profonde che essa lasciò in ogni membro della comunità sociale.

Mariposa Cinematografica, barz and hippo e Tangram Film,da sempre attente ai temi umani più sensibili, offrono un’occasione unica per assaporare due film di grande interesse, selezionati da importanti festival del cinema internazionale come la Biennale di Venezia e la Berlinale, nuovamente al cinema.

Di seguito una breve sinossi delle due pellicole:

1938 Diversi

1938 – 2018: ottant’anni dalla promulgazione delle Leggi Razziali Fasciste. Un anniversario importante e un tema purtroppo ancora molto attuale. Ottant’anni fa il popolo italiano, che non era tradizionalmente antisemita, fu spinto dalla propaganda fascista ad accettare la persecuzione di una minoranza che viveva pacificamente in Italia da secoli. Come fu possibile tutto questo? E quanto sappiamo ancora oggi di quel momento storico? 1938 DIVERSI vuole raccontare cosa comportò per gli ebrei italiani l’attuazione di quelle leggi, e come la popolazione ebraica e quella non ebraica vissero il razzismo e la persecuzione.

1945

In un afoso giorno di agosto del 1945, mentre gli abitanti di un villaggio ungherese si preparano per il matrimonio del figlio del vicario, un treno lascia alla stazione due ebrei ortodossi, uno giovane e l’altro più anziano. Sotto lo sguardo vigile delle truppe occupazioniste sovietiche i due scaricano dal convoglio due casse misteriose e si avviano lentamente verso il paese. Il precario equilibrio che la guerra appena terminata ha lasciato sembra ora minacciato dall’arrivo dei due ebrei. In tutta la comunità si diffondono rapidamente la paura e il sospetto che i tradimenti, le omissioni e i furti, commessi e sepolti durante gli anni di conflitto, possano tornare a galla.