Gomorra 4, l’attesa è finita. In preparazione la quinta serie
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Gomorra 4, l’attesa è finita. In preparazione la quinta serie.
La quarta serie di Gomorra continuerà ad affascinare i fan che atendono con ansia di vedere come sono cambiati gli equilibri della malavita dopo la morte di Ciro. Nalla terza stagione Ciro si fa ammazzare per proteggere Genny.
Un sacrificio che lascia un segno profondo non solo nell’amico e alleato Genny Savastano, ma che inevitabilmente rimette in discussione le lote per il potere. E’ Gennaro Savastano adesso a mantenere su di sè il peso della gestione di tutto, quindi anche quello di essere il bersaglio di chi vorrebbe prendere il sopravvento a Secondigliano.
Con l’ultimo atto di forza (una bomba), Genny si impone come nuovo capo, per poi proporre alle altre famiglie un accordo per tirarsi fuori, una volta per tutte, da quella vita maledetta e costruire per sè e per la sua famiglia un futuro diverso. Lo ha
promesso alla moglie, Azzurra (Ivana Lotito).
Così Genny, dopo aver chiesto l’appoggio dello zio, della famiglia Levane, potente clan dellla periferia nord di Napoli, cede il comando a Patrizia.
Savasano vuole essere libero, vuole che suo figlio un giorno sia fiero di lui. Ma liberarsi del sangue versato non è così facile, tutti lo conoscono e lo riconoscono come il capo di Secondigliano.
Il tema della quarta serie di Gomorra sembra essere lo “spaesamento”, per tutti è dificile capire esattamente quale ruolo si può avere o si dovrebbe avere. Il protagonista indiscusso è Genny, ma le donne nella serie hanno sempre un ruolo fondamentale, come ha sottolineta Cristiana Dell’Anna, alias Patrizia, “le donne prendono il comando ma con femminilità, non scimmiotando gli uomini, è una cosa in cui le sesse donne non credono fino in fondo…”, alla presentazione romana della serie.
I primi due episodi, per la regia di Crisina Comencini, introducono lo spettatore in un apparente cambiamento, una svolta sentimentale del terribile Genny, quano durerà?
Lo vedremo nei prossimi episodi. Quello che colpisce della regia e della serie è che, nonostante ci si aspetti lo scoppio di una bomba o l’uccisione di un personaggio scomodo, l’effetto è sembre diromente, fa sobbalzare lo spettatore. Ancora tanta azione e nemmeno la regia femminile alla Comencini ne risente.
La scena girata sulla barca, nel golfo di Napoli, crea un disorientameno: come può un posto cos bello, cos solare, generare un mae così oscuro. Quasi che Gomorra fosse l’anima nera, il lato oscuro che risiede in ognuno di noi. La dimosrazione che il male può avere il sopravvento sempre e comunque, in qualunque luogo.
In ogni caso, il fenomeno Gomorra ha portato un bel cambiamento n un quartiere come quello di Secondigliano, dove sono nae scuole di cinema e forse anche la voglia di riscatto. A sottolineare gli effetti positivi è stato proprio Marco D’Amore che da atore protagonisa è approdato alla regia di due episodi della serie. Una squadra che vince, una famiglia, ma soprattuo tanta professionlità. Alla regia Marco D’Amore non era più Ciro, “grazie ai mezzi messi a disposizione da Cattleya e da Sky, ho potuto lavorare con veri professionisti. Per Gomorra non abbiamo mai girato in ambini ricreati in studio, ma sembre rigorosamente nei luoghi che abbiamo raccontato…”, un elemento di forza di Gomorra ma anche un grande impegno produttivo.
Roberto Saviano, ideatore e autore di Gomorra, ha rilasciao un video messaggio: “Gomorra racconta la sintassi del nostro tempo, il collasso del nostro tempo. Da fasidio? Che dia Fastidio! E’ intrattenimento ma è anche riflessione dell’epoca che viviamo, fissa in volto il puzzo dei soldi. Se non ammazzi verrai ucciso. Se ti fidi verrai imbrogliato. Se non fotti verrai fottutto. Questo è Gomorra, questo è Gomorra 4!”.
GOmorra continuerà a raccontare le evoluzioni anche dopo la quarta stagione. I produtori hanno annunciato, infatti che è già in preparazione la quinta serie, con un’idea forte di partenza, ha specificato Mario Tozzi.