“Raccolto amaro” il racconto del genocidio ucraino degli anni 1932 e 1933 in sala dal 18 luglio
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Georges Mendeluk dirige un film che tratta del dramma vissuto dalla popolazione ucraina negli anni 1932-33 e che storicamente è ricordato come “ Holodomor “ la carestia programmata che provocò la morte di milioni di ucraini.
Negli anni ’30 Stalin persegue la sua politica seguendo le ambizioni dei comunisti nel Cremlino: quando l’Ucraina viene invasa dall’Armata Rossa, il giovane artista Yuri combatte per salvare la sua amata Natalka dall’Holodomor messo in atto dal dittatore sovietico; la carestia venne usata come arma per sopprimere la resistenza dell’Ucraina contro il regime sovietico, una verità che Stalin negò fino alla fine.
Oscurato per decenni dalla propaganda sovietica, il genocidio è venuto alla luce solo dopo la caduta dell’Unione Sovietica nel 1991: nel 2003, le Nazioni Unite hanno rilasciato una dichiarazione in cui si affermava che l’Holodomor era una tragedia nazionale ucraina causata dal regime totalitario dell’ex Unione Sovietica.
La dichiarazione ufficiale delle Nazioni Unite è stata firmata da 23 paesi, tra cui la Russia e gli Stati Uniti, mentre altri paesi occidentali, tra cui Germania, Francia e Italia, non riconoscono l’Holodomor come atto di genocidio, cosa che è ancora oggetto di dibattito.
L’Ambasciatore della repubblica Popolare dell’Ucraina in Italia, Yevhen Perelygin, ha dichiarato che: “L’Holodomor non può essere una pagina di storia dimenticata, occorre toglierla dall’oblìo per indicare all’alternarsi delle generazioni quella lezione di storia che serve a formare la coscienza dei popoli, al fine di riconoscere il male, difendere la pace, rafforzare la solidarietà internazionale e difendere la giustizia e la libertà”.
Il film, di genere storico romantico, vede come attori protagonisti Max Irons, Samantha Barks, Barry Pepper e Terence Stamp e sarà in sala dal prossimo 18 luglio.