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Una famiglia all’improvviso, la nuova serie di Christian Marazziti

Una famiglia all’improvviso, la nuova serie di Christian Marazziti

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Una famiglia all’improvviso

È stata lanciata lo scorso 12 settembre, Una famiglia all’improvviso, la prima web serie diretta da Christian Marazziti. Un evento volto a sensibilizzare le persone su una tematica delicata come il tumore al polmone. La prima puntata è stata proiettata a Milano ed oggi è disponibile sul sito appositamente dedicato a Una famiglia all’improvviso. La serie si propone di raccontare in 10 puntate il difficile percorso che ogni paziente deve affrontare verso la guarigione ed è promosso da Salute Donna Onlus, Salute Uomo e Walce Onlus, in collaborazione con MSD. C’è leggerezza, c’è ironia, ma allo stesso tempo non mancano momenti di riflessione intensa, volti a far capire come il dolore possa sconvolgere la vita di una persona nel quotidiano e in famiglia. Nel cast, oltre a Christian Marazziti troviamo molti attori noti per aver recitato in altre famosissime serie e film che hanno lasciato un segno nella storia della televisione e del cinema. Tra questi, Federico Tocci nel ruolo del protagonista, Maurizio Mattioli, Andrea Amato, Silvia Mazzotta, Angelica Massera, Diego Tricarico e il duo comico composto da Nico Di Rienzo e Fabrizio Nardi.
Nelle numerose dichiarazioni rilasciate dagli attori, tutti lodano il duro e difficile lavoro compiuto da chi ha scritto il copione con l’obiettivo di sdrammatizzare e che lavorare in questo set, non è stata soltanto un’esperienza, ma anche un’occasione per riflettere o adottare un diverso stile di vita. Ricordando il padre deceduto proprio a causa di questa malattia, Federico Tocci sottolinea quanto sia importante prevenire ed effettuare controlli frequenti. Maurizio Mattioli invece, annuncia al suo pubblico di aver ufficialmente smesso di fumare.
Si trattava di un tema ostico ed affrontarlo non era assolutamente facile. Ci voleva un linguaggio accattivante e ironico nel tentativo di non angosciare troppo lo spettatore. Partendo da questa consapevolezza, il regista racconta che l’idea brillante è stata l’utilizzo della tecnica cinema nel cinema. Nella narrazione, un gruppo di attori era stato incaricato di girare un documentario dedicato al nucleo famigliare borghese. Chi si assume la responsabilità di realizzare questo compito, si accorge che uno dei componenti tra le persone scelte è affetto da un tumore ai polmoni. Le numerose contraddizioni come quella tra popolo e borghesia, tra il dramma e la comicità, tra il disinteresse e l’entusiasmo e tra dramma e comicità, sono epicentro di un telefilm che si propone di fotografare il nostro diverso modo di interpretare la vita nel quotidiano.
In conclusione, Christian Marazziti, ci sottolinea le numerose differenze tra i tempi del cinema e quelli del web, che si sono dimostrati dichiaratamente più veloci. Una nota di merito utile per ringraziare e congratularsi ancora con gli attori per tutta la spontaneità e l’espressività che hanno messo. Ora l’augurio è che il telefilm abbia un ottimo riscontro di pubblico e che ad apprezzare siano soprattutto i giovani, principale target a cui si rivolge il regista.

Eugenio Bonardi