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Tanti auguri a Marcello e Anita, i simboli de “La dolce vita”

Tanti auguri a Marcello e Anita, i simboli de “La dolce vita”

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In attesa di celebrare i 100 anni di Federico Fellini e i 60 anni del film “La Dolce Vita”, nel 2020, un omaggio ai suoi indimenticabili protagonisti.

“Marcello come here”! Chi non conosce questa battuta, pronunciata dalla famosa attrice Anita Ekberg nel lungometraggio che meglio ha rappresentato l’Italia del boom economico a cavallo tra gli anni ’50 e ’60? Gli anni scorrono, le mode passano ma se un film è un capolavoro, è solo il tempo a stabilirlo. La dolce vita di Federico Fellini è ritenuta ancora oggi una tra le pellicole più dibattute e affascinanti della storia.

Antita Ekberg La Dolce VitaMerito soprattutto della famosa scena in cui Anita Ekberg fa il bagno nella bellissima Fontana Di Trevi accanto a un enigmatico e serio giornalista, interpretato da Marcello Mastroianni.

Forse non tutti sanno che i due attori sono nati rispettivamente il 26 settembre 1924 e il 29 settembre 1931 ed entrambi, sono riusciti a lasciare un segno che rimarrà indelebile nella storia del cinema. Due volti e due mimiche inconfondibili.
Da bambina, Anita era una delle tante belle ragazze cresciute con il mito di Hollywood, meta definitiva del lungo viaggio verso il divismo e la notorietà. Il suo cuore però, oltre agli studios della capitale cinematografica, batteva per un’altra capitale da scoprire e conoscere. Stavolta parliamo di Roma, la città più ricca per il suo unico patrimonio artistico. Dopo Artisti e modelle a fianco di Jerry Lee Lewis, dal 1960 la Ekberg è stata letteralmente adottata dal nostro paese, contribuendo alla realizzazione di altre deliziose commedie di Dino Risi (A porte chiuse), Luciano Salce (Scusi, lei è favorevole o contrario?), Vittorio De Sica (Sette volte donna) e ancora Federico Fellini per Intervista.
Marcello MastroianniMarcello Mastroianni con il suo sguardo, talvolta serio, talvolta malinconico, talvolta allegro, talvolta divertito, è ricordato ancora oggi come uno tra i pochi, capace di interpretare ogni tipo di personaggio.
Ci ha fatto sorridere accanto a Sofia Loren attraverso indimenticabili film che hanno rappresentato la commedia all’italiana negli anni d’oro come Ieri oggi e domani, Matrimonio all’italiana, La moglie del prete e I girasoli. Molti altri ruoli come l’annunciatore radiofonico omosessuale de Una giornata particolare; il giornalista deluso in La terrazza, il professore comunista e cupo di Verso sera e l’inchiesta sul modesto contadino in Il passo svelto della cicogna, ci hanno indotto a riflettere, a emozionarci, in certi casi anche a commuoverci. Con i suoi 2 Golden Globe, 8 David di Donatello, 8 Nastri d’Argento, un Ciak d’Oro, un Leone d’Oro alla carriera ma soprattutto 3 candidature all’Oscar per il premio di miglior attore protagonista, Marcello Mastroianni resta di diritto uno tra gli interpreti più noti e invidiatici da tutto il mondo. Un uomo instancabile, tutti lo ricordano come una persona incapace di stare ferma più di dieci minuti e costantemente alla ricerca di un nuovo ruolo interessante da portare sul grande schermo. A lui, è stata intitolata la via all’interno di Villa Borghese in cui si trova la Casa del Cinema.
Forse, anche Anita Ekberg, meriterebbe una dedica. Dal momento in cui ha abbandonato le scene, l’attrice svedese, così innamorata dell’Italia, ha scelto di ritirarsi a Rocca Di Papa. La sua ultima apparizione televisiva è andata in onda su Rai 1 per il programma I migliori anni di Carlo Conti, in occasione del cinquantennale de La dolce vita. Non è un caso che anche i funerali si siano tenuti nella Chiesa Evangelica Luterana di Roma. Una Roma che oggi è notevolmente cambiata. Il cinema ce l’ha mostrata ancora una volta grazie a Paolo Sorrentino, che nel 2012 ha portato al successo il suo indiscusso capolavoro La grande bellezza, considerato forse un seguito del precedente racconto felliniano. Sorrentino ha però ritratto una città diversa, svuotata del suo potere magico di fronte alla mediocrità di personaggi patetici e stanchi. I tempi de La dolce vita sono solo un ricordo. Allo stordimento del boom economico e della mondanità si è sostituita l’amarezza per una città che non è più una fabbrica di sogni, ma lo sfondo di una metropoli che nonostante la bellezza, osserva il suo degrado.
Eppure, tornando alla Dolce vita, quei pochi minuti in cui Anita e Marcello si trovano uno di fronte all’altra nella Fontana Di Trevi hanno fatto la storia del cinema: quel racconto a cavallo tra sacro e profano, tra lusso e semplicità, tra realtà e fantasia, è ancora un invito a lasciarsi andare; a comprendere che a volte la vita può regalarci anche momenti di “sana” follia; a ricordare che, anche una persona annoiata e inconsapevole come il giornalista Marcello Rubini, interpretato da Mastroianni, può godere del suo momento di euforia, seppure effimera.

Eugenio Bonardi