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A Striscia torna il duo Greggio-Iacchetti fino al 6 gennaio

A Striscia torna il duo Greggio-Iacchetti fino al 6 gennaio

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GREGGIO-IACCHETTI

Milano, backstage di Striscia La Notizia, prima puntata con Enzo Iacchetti e Ezio Greggio 2018-10-16 © Niccolò Cambi/Massimo Sestini

Da lunedì 7 ottobre, Enzo Iacchetti torna dietro al bancone di Striscia la notizia (Canale 5, ore 20.35) per la 26esima edizione consecutiva al fianco di Ezio Greggio.

Enzo Iacchetti ha debuttato nel varietà di Antonio Ricci nella stagione 1994-1995 e ha condotto, a oggi, 2561 puntate. La coppia Greggio-Iacchetti condurrà lo storico Tg satirico dell’access prime time di Canale 5 fino al 6 gennaio 2020.

La prima puntata della nuova stagione con il duo Greggio-Iacchetti vede protagonista l’allenatore Antonio COnte che riceve il Tapiro da Staffelli; mentre l’inviato Vittorio Brumotti continua la sua “corsa” contro la droga e provano a rubargli la bicicletta… Di seguito due anticipazioni da Striscia la Notizia.

Brumotti a Verona  Vittorio Brumotti è a Verona, dove documenta lo spaccio di droga in centro città e in un parco di fronte alla stazione.

L’inviato di Striscia entra in azione nel centro della città veneta, vicino a via San Nazaro, e intercetta una persona che aveva provato a vendere droga: lo spacciatore prima si dilegua, poi, raggiunto da Brumotti, nega il suo coinvolgimento.

In seguito, dopo aver subìto un tentativo di furto della sua bicicletta durante un appostamento, l’inviato si sposta in un parco vicino alla stazione, dove individua un giro di cocaina tale da costringere le famiglie a cambiare strada.  Valerio Staffelli consegna il Tapiro d’oro ad Antonio Conte per la sconfitta dell’Inter contro la Juventus, che costa ai neroazzurri il primo posto in classifica.

Valerio Staffelli intercetta Conte a Milano: «Cosa è successo? I ragazzi non hanno fatto quello che voleva?». L’ex giocatore e allenatore della Juventus risponde: «Abbiamo perso, loro si sono dimostrati una squadra molto forte».

L’inviato di Striscia allora domanda: «Voleva essere il Conte di Montecristo per vendicarsi della Juve?». Il neroazzurro replica: «Non ho bisogno di nessuna vendetta. Ora lavoriamo per far andare bene le cose».

E sulla petizione dei tifosi juventini per far rimuovere la “stella” a lui dedicata nella Hall of Fame dello stadio della Juventus dichiara: «La stella cometa? Ma sì, sono ragazzi».