Il ritorno di Montalbano spiegato dall’ispettore Fazio #esclusiva
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Ci sono come sempre le immancabili arancine e con queste tutti i personaggi che in oltre vent’anni di serie televisiva hanno reso il Commissario Montalbano “uno di famiglia”. La nuova stagione con due episodi inediti è pronta a partire: il 9 marzo su Rai1 in prima serata con Luca Zingaretti e “Salvo, amato, Livia mia” e il 16 marzo con la “Rete di protezione”.
A raccontarci i nuovi episodi è Peppino Mazzotta, per tutti l’ispettore Fazio, in quest’intervista esclusiva per il Profumo della Dolce Vita.
Peppino Mazzotta, ci raccanta questi nuovi epidosi?
“Il Commissario Montalbano ritorna con due nuovi episodi, due gialli molto accattivanti che trattano temi molti delicati perché Andrea non si tirava indietro nel mettere l’accento su questioni che noi come Paese, cittadini spesso non riusciamo a mettere a fuoco. Questo anno, più degli altri, c’è il marcare il tono della commedia, moscolato al dramma legato al giallo e ci sono momenti molto esilaranti e di puro divertimento.
Lei è Fazio, il super serio della serie…
Sì, più che serio Fazio è un personaggio molto ligio al suo dovere e molto fedele al suo commissario e svolge la figura narrativa che in tutti i gialli esiste da Sherlock Holmes in poi, c’è sempre una figura vicina all’eroe che lo affianca portando al pubblico e all’erore tutte le informazioni per risolvere il caso.
Lei citava prima Andrea, riferendosi a Camilleri. Quanto mancherà per il proseguimento della serie?
Ma Camilleri mancherà non solo alla serie ma all’intero Paese. Mancherà a tutti perché era un grande scrittore ed ha sempre rappresentato un punto di riferimento intelletuale per tutti noi. Ha offerto per chi voleva accoglierlo un punto di vista su quello che ci succede attorno. Penso che tra qualche anno, rileggendo i romanzi del Commissario Montalbano si potrà capire molto di quanto è successo in questi anni nel nostro Paese.