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15 marzo “Giornata dei disturbi alimentari”:  “Eleonora sei normale”

15 marzo “Giornata dei disturbi alimentari”:  “Eleonora sei normale”

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15 marzo “Giornata dei disturbi alimentari”:  “Eleonora sei normale” una canzone per sconfiggere il malessere di una generazione.

 


Il testo di “Eleonora sei normale” è stato scritto su un biglietto da Eleonora, una ragazza bulimica, che prima di compiere il gesto suicida, manda le sue ultime parole di dolore a sua madre. Dopo il tragico evento, la madre di Eleonora fa tesoro delle parole della figlia e decide di mandarle al cantautore Igor Nogarotto affinchè queste parole possano diventare, attraverso una canzone, un monito e un momento di riflessione per tanti giovani. Il tema dei disturbi alimentari è oggi più che mai sotto i riflettori, i social rimandano immagini di corpi perfetti, un mondo virtuale che vive di apparenza e foto patinate, creando nei ragazzi un ideale di perfezione del proprio corpo che non esiste. 

 

In occasione della imminente giornata dedicata al tema dei disturbi alimentari, siamo andati ad incontrare Igor Nogarotto, l’autore che ha dato voce con il suo brano “ Eleonora sei normale” , al grido di dolore della madre di Eleonora e di tutte le madri che combattono questa battaglia ogni giorno.

 

Dall’incontro successivo tra Igor Nogarotto e la scrittrice Mariavittoria Strappafelci, autrice del libro “Il digiuno dell’anima: una storia di anoressia” (ha vissuto l’anoressia sulla propria pelle) ed il Maestro Alessandro De Gerardis (speaker radiofonico e musicista) si è creato il movimento “NON SIETE SOLI” che vuole sensibilizzare ed accendere i riflettori sui disturbi alimentari, lanciare il messaggio che si può guarire, nonché raccogliere e diffondere testimonianze di chi soffre di queste patologie e creare eventi nelle scuole in cui informare su cause e rischi.

Pagina: https://www.facebook.com/nonsietesolida/

 

VIDEO “Eleonora sei normale”: https://youtu.be/dhZidVDdmNM

 

 

  • Il tuo nuovo singolo dal titolo “Eleonora sei normale” prende spunto da una storia vera, anzi da una lettera di addio scritta da una ragazza a sua madre prima di togliersi la vita. Questo gesto estremo è dettato da un disturbo alimentare di cui soffriva la ragazza da tempo ed è proprio da questo grave problema sociale che vi è nata l’idea di creare un movimento #nonsietesoli. In che modo intendete portare avanti la campagna di informazione su questa tematica così delicata?

 

 

 

Igor Nogarotto:- Il nostro obiettivo è quello di raccogliere le testimonianze di coloro che hanno vissuto sulla propria pelle problematiche legate ai disturbi alimentari per poi organizzare eventi, anche presso le scuole. Gli eventi saranno ricchi di interventi musicali, di letteratura e di racconti con funzione didattico/esperienziale. L’intento é quello di fare informazione  sui rischi che si corrono se ci si nutre poco e/o male e di coinvolgere il maggior numero di ragazzi per avvicinarli a questa tematica.

 

  • Igor parlaci di te della tua vita artistica. Come nasce questa tua passione per la musica? Che radici ha? 

Igor Nogarotto – Avevo 16 anni, eravamo in gita scolastica alle Grotte di Toirano. In fondo al pullman si cantavano le canzoni di Battisti. Ad un certo punto mi si avvicinò una ragazza che mi disse “Sai che canti bene? Ti va di venire nel coro della chiesa che abbiamo bisogno di voci maschili?”. Lì per lì ci andai perché lei mi piaceva… ma fu la scintilla che mi fece avvicinare definitivamente alla Musica, che, anche grazie alla modalità in cui mi ci sono approcciato, da subito ho vissuto e percepito come inscindibile unione di tecnica, amore, passione.                                  

 

  • Oltre la musica, quali passioni ti piace coltivare ? 

 

 

Igor Nogarotto– Amo la Bellezza, in ogni sua sfumatura, quindi mi piacciono i viaggi e le gite fuori porta per scoprire posti nuovi, le camminate estive sulle mie amate Alpi Valdostane, così come visitare i musei o andare al cinema o a teatro. Sono sportivo, amo correre (attività che ho svolto professionalmente in passato).

 

 

  • Quale messaggio ti senti di mandare a tutti quei ragazzi che soffrono di disturbi alimentari?

 

 

Igor Nogarotto-Ciò che tengo sempre a dire è che la Musica mi ha salvato la vita. Senza non avrei superato momenti di grande difficoltà esistenziale, sfociati poi in problemi di salute. Più in generale, invito tutti a coltivare le proprie passioni, perché sono la migliore panacea per i nostri problemi: se cerchiamo dentro di noi ciò che davvero ci fa stare bene e ci impegniamo per realizzare quell’obiettivo, la nostra vita migliora, la nostra salute migliora e di riflesso miglioriamo la vita delle persone che ci stanno accanto. Togliamo dal cassetto i nostri sogni spesso sbiaditi ed impolverati: realizziamoli. 

 

 

  • In questo particolare momento storico, la musica che funzione ha o potrebbe avere sulle persone per superare la paura e la sfiducia nel domani?

 

 

Igor Nogarotto– Perdiamo tante energie psicofisiche nel pensare a problematiche che potrebbero capitarci (ma non reali in quel dato momento) e che probabilmente non dovremo mai affrontare.

La Musica è sempre stata e sempre sarà fondamentale nella vita degli esseri umani, perché è capace di parlare direttamente al cuore, a volte anche per dare messaggi che in altri modi sarebbero ostici da digerire. E aggiungo che non ci sono altre forme d’arte capaci di rappresentare come la Musica un preciso ricordo dei passaggi fondamentali della nostra esistenza. La musica agisce sull’amigdala, un po’ come l’olfatto e sa aiutarci a scindere ciò che ci può nuocere da cosa non può farlo, in modo da metabolizzare i nostri errori e fornirci la consapevolezza per poterli evitare. La musica è terapia e se la si ascolta con l’anima, di seguito non si avrà più paura di ciò che non possa realmente nuocerci.

 

Maddalena Maglione

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