Clamorosa svolta, i NAS sequestrano laboratorio test U-Mask
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SEQUESTRATO DAI NAS IL LABORATORIO USATO DA “U-MASK” PER I TEST SULLE SUE MASCHERINE
Colpo di scena nell’inchiesta di Striscia la notizia sulle mascherine: Clodia, il laboratorio di Bolzano che ha effettuato i test sulla capacità di filtrazione per conto di “U-Mask”, è stato posto sotto sequestro dai Nas.
Spulciando tra i documenti prodotti da “U-Mask”, Moreno Morello nei giorni scorsi ha scoperto che i test sulla capacità di filtrazione erano stati eseguiti presso il laboratorio Clodia di Bolzano. Dopo i risultati contrastanti ottenuti in altri laboratori e mostrati da Striscia – in cui le “U-Mask” risultavano essere al di sotto della soglia minima di filtrazione del 95% prevista dalla legge – Moreno Morello si è spinto fino a Bolzano, per avere spiegazioni da parte del laboratorio Clodia. E una “risposta” il tg satirico l’ha trovata, ma sorprendente. La troupe infatti è arrivata proprio mentre gli uomini dei Nas di Trento stavano apponendo i sigilli alla porta del laboratorio, sottoponendolo a sequestro penale. Stasera a Striscia il tenente colonnello Davide Perasso dei Carabinieri del Nas di Trento spiegherà i motivi che hanno portato alla chiusura del laboratorio.
Intanto, nonostante i tentativi di “U-Mask” di rassicurare i propri clienti (“Con la consueta trasparenza che ci contraddistingue dichiariamo che le affermazioni di Striscia sono prive di fondamento”), continuano le proteste sui social dei tanti U-Maskers che – convinti di acquistare a 35 euro un dispositivo equivalente a un FFP2 o FFP3 – si sono ritrovati tra le mani una mascherina che filtrerebbe meno di una comune chirurgica da 50 centesimi.
Non solo: sempre secondo le indagini di Striscia, anche le 200 ore di efficienza tanto decantate da “U-Mask” sarebbero state ottenute da misurazioni sulla capacità battericida, che nulla ha a che vedere, però, con l’efficienza di filtrazione!