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Siamo solo noi di Vasco Rossi, arriva il cartone animato online

Siamo solo noi di Vasco Rossi, arriva il cartone animato online

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Vasco Rossi.

Se i successi degli anni precedenti prevedevano che Vasco Rossi fosse una promessa del pop e della canzone d’autore, Siamo solo noi era la prova che il Komandante, come lo chiamano oggi i fans, nel 1981 stava portando se stesso su un’altra strada. Un percorso segnato dal rock, dall’amore di un pubblico giovanile, dalle sonorità elettroniche e soprattutto da una sana voglia di trasgredire certe regole.

Siamo solo noi non è soltanto la prima traccia di un album, non è soltanto un brano da ascoltare o un nastro di partenza verso la maturità. Il brano del 1981 è un manifesto di chi viveva un periodo segnato dalla voglia di “svecchiare” il nostro paese, trasformando una volta per tutte quella società ancora incatenata da alcune istituzioni e dal moralismo.

Talvolta bastano poche parole per comunicare un messaggio chiaro ed efficace. Con Siamo solo noi, Vasco Rossi si è servito del rock & roll per farsi portavoce di molti giovani che si sono riconosciuti nel testo. D’altronde, c’è per tutti un periodo della vita in cui “andiamo al letto la mattina presto, ci svegliamo con il mal di testa”; “Non abbiamo più rispetto per niente, neanche per la mente”; e ci sentiamo “generazione di sconvolti che non ha più santi né eroi”.

Forse, come aveva scritto Francesco Guccini prima di lui in Eskimo, “a vent’anni si è stupidi davvero, quante balle si hanno in testa a quell’età”. Citando queste parole, viene da chiedersi se crescendo, non ci dispiacerebbe essere ancora i ragazzi di un tempo.

A questa domanda, Vasco ci fornisce la sua risposta in Sally. quel “Forse ma sì”, sembra equivalere a un secco chissenefrega. Anche se siamo “quelli che muoiono presto”, l’importante è godere della vita in modo totale, senza precluderci nulla, trasgressioni incluse. Allora sì che possiamo diventare Quelli che però è lo stesso.

E a proposito di queste strofe estratte dal testo, è d’obbligo ricordare che Siamo solo noi, come ricorda lo stesso Vasco, non sarebbe mai stata scritta se Enzo Jannacci non avesse presentato Quelli che, una tra le canzoni che preferisce insieme alle autentiche poesie portate al successo da amati colleghi tra cui De André, Battisti, De Gregori e Gaber.

Vasco voleva essere diverso da loro. Nel 1981 il rocker sognava di trasmettere la propria energia al suo pubblico per vederlo divertirsi in uno stadio, proprio come aveva fatto l’anno prima Edoardo Bennato nel primo concerto da lui tenuto a San Siro. La classica atmosfera pop in cui nel teatro nessuno si muove ed ascolta con la massima concentrazione sembrava troppo noiosa.

“Io sono fondamentalmente uno che scrive testi e le musiche sono una colonna sonora per le parole. Voglio comunicare. Sono qui per comunicarti un’emozione, una sensazione, una rabbia, un’idea. Ti dico quello che ho veramente dentro, te lo dico sul serio, mi spoglio veramente… … Secondo me l’artista deve fare così, salire sul palco ed essere nudo, vero, sincero, allora forse vien fuori qualcosa di utile. Come uno che racconta una debolezza davanti a cinquantamila persone e improvvisamente queste cinquantamila persone scoprono di avere la stessa debolezza. Non ci sentiamo più soli, ma tutti in un inno potente”. Parole fin troppo chiare in cui si evidenziano le potenzialità di un musicista dall’energia inesauribile, sincero e che personalmente non esiterei a definirlo “pazzo” nel senso buono del termine. Non è infatti un caso che lui, in un’intervista rilasciata qualche anno fa, ha sottolineato che se avesse dovuto scrivere una canzone non sua, avrebbe scelto Je so pazzo di Pino Daniele. Eppure, Vasco non ha mai smesso di sentirsi un cantautore a tutti gli effetti. Il rocker non ha mai esitato a dire di essersi ispirato al loro modo di comporre.

Non ha importanza se il disco Siamo solo noi è stato pubblicato in aprile. L’importante era celebrare il quarantennale della canzone. E finalmente l’attesa sta per finire.

Dal prossimo 24 giugno i fans, potranno godere dell’omonimo cartone animato prodotto da Chiaroscuro Creative con i disegni e le scenografie realizzate dall’illustratrice Rosanna Mezzanotte, la regia è di Arturo Bertusi e la motion graphic di Tommaso Arosio. Gli autori sono riusciti a esprimere in pieno le inquietudini e le trasgressioni della canzone di Vasco. Le note accompagnano i disegni animati in una sintesi convincente.

Il corto sarà pubblicato in tre versioni con un cofanetto e le tracklist sono quelle della versione originale come la copertina, ispirata nella grafica a quella di uno dei primi dischi di Desmond Child con una foto del volto di Vasco in bianco e nero. E non manca infine un libro di 128 pagine scritto dal giornalista e critico musicale Marco Mangiarotti con foto inedite e la storia legata alle origini di Siamo solo noi.

Eugenio Bonardi