WineSummer Hits #09 – KELLEREI ST. MICHAEL-EPPAN, PINOT NOIR RISERVA SANCT VALENTIN ALTO ADIGE DOC
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Chiudiamo questo trittico südtiroler con Kellerei St. Micheal-Eppan, la cantina cooperativa dei produttori di Appiano sulla Strada del Vino, il più importante comune vitivinicolo altoatesino, protagonista di WineSummerHits #09, la personalissima winelist de Il Profumo della Dolce Vita con i consigli della giusta bottiglia di vino per accompagnare quest’estate 2021.
Gli ultimi 12 mesi sono stati forieri di successi per questa realtà, prima la nomina a Cantina dell’Anno 2020, poi il premio di Cantina Cooperativa dell’Anno 2021, e infine, numerosi premi e riconoscimenti ai suoi vini da parte della critica di settore, sia italiana che internazionale.
Una cantina che dal 1907, anno della sua fondazione, si è distinta sia per le novità dei prodotti sia per l’impeccabile lavoro svolto negli anni nella valorizzazione del vino di qualità. Un grandissimo successo dovuto soprattutto alle 330 famiglie di viticultori, socie della cooperative, che da oltre un secolo, con amore e passione coltivano le proprie uve sui 385 ettari di vigneti sparsi nell’Oltradige, atte a produrre ogni anno oltre 2 milioni e mezzo di bottiglie di vino, tra le migliori che l’Italia possa offrire.
Ma tutto questo non sarebbe potuto accadere senza la visione ed il grande lavoro di Hans Terzer, il Winemaker che dal 1977 guida la cooperativa, ed è Presidente dell’Associazione dei “Kellermeister dell’Alto Adige-Südtirol”. Considerato tra i più rinomati esperti di vini bianchi e di Pinot Nero, è lui l’artefice negli anni ’80 di quello che in molti hanno chiamato la Weißweinerevolution del Südtirol che ha portato questa regione ad essere un punto di riferimento dell’enologia mondiale.
Terzer ha studiato alla Scuola professionale Laimburg, per lui la viticoltura non è solo una professione, ma una vera passione. Un uomo che ama le sfide e superare i propri limiti, anche fuori dal mondo del vino. Un enologo in grado di riconoscere sia i punti di forza sia quelli di debolezza di una grande produzione cooperativa, migliorando la comunicazione aziendale, lasciando ai singoli produttori la massima flessibilità nella lavorazione dei loro vigneti, e ricompensandoli in base alla qualità delle loro uve e non per le quantità prodotte.
Solo all’inizio degli anni ‘90 comincia a cimentarsi con la vinificazione dei rossi e si innamora spasmodicamente del Pinot Nero. Inizia così la sua ricerca delle zone più adatte alla produzione di uno dei più nobili vitigni al mondo, dove potesse distinguersi per la sua aristocratica eleganza e grandiosa armonia.
Ebbene oggi gli attuali 40 ettari vitati a Pinot Nero sono in collina, principalmente ad Appiano Monte, su depositi morenici e terreni ghiaiosi a contenuto calcareo, allevati a Guyot tra i 400 e i 550 metri di altitudine.
È proprio su questi terreni che nacque, con la vendemmia 1986, la linea di punta aziendale Sanct Valentin, di cui fanno parte i vini più stimati della Cantina. Hans, quell’anno, riuscì a convincere l’allora proprietaria del Castello di St. Valentin a fare delle “prove” per vinificare una linea di alta qualità, con rese molto più basse in vigna, e per ogni singola parcella il vitigno più vocato. Le prime tre referenze, seppure in edizione limitata, andarono sold-out in brevissimo tempo, si capì subito ,quindi, che bisognava ampliare la linea e cercare nuove aree ancora più prestigiose per introdurre nuovi vigneti e nuovi vitigni.
PINOT NOIR RISERVA SANCT VALENTIN ALTO ADIGE – SÜDTIROL DOC
In Alto Adige il Pinot Nero è coltivato dal 1850 ed è conosciuto localmente anche col nome di Blauburgunder. Per il Pinot Nero Sanct Valentin dal 1995 vengono utilizzate solo le vigne migliori ubicate a San Michele-Appiano e dintorni, con esposizioni da Sud-Sud/Est fino a Sud/Ovest, e le piante più antiche con età fino a 30 anni.
Proprio pochi giorni fa, il PINOT NOIR RISERVA SANCT VALENTIN durante la 23ª edizione delle Giornate Altoatesine del Pinot Nero è stato proclamato miglior Pinot Nero annata 2018 d’Italia. 35 enologi provenienti da tutta Italia hanno degustato e valutato alla cieca e in diverse sequenze tutti i vini dei 95 produttori coinvolti nel concorso e provenienti da 10 regioni.
Le uve sono vendemmiate a mano verso la metà di settembre, un’accurata selezione e cernita manuale assicura che in cantina arrivino solo i chicchi migliori. La vinificazione è separata per ogni singola parcella, macerazione a freddo di circa tre giorni e fermentazione in vasche di acciaio, malolattica e susseguente affinamento, in barrique e tonneau, di almeno un anno. Segue assemblaggio e ulteriore affinamento per 6 mesi in botti grandi. La resa finale è di soli 45 ettolitri per ogni ettaro di vigneto.
Si presenta vestito da un affascinate e luminoso rosso rubino dai riflessi granata. Al naso rivela una grande raffinatezza con quei suoi aromi di piccoli frutti rossi, impreziositi da note floreali che rimandano alle violette, il finale gioca su un tocco di spezia dolce tostata. Il gusto è morbido, seducente, un palato dal grande equilibrio con quei suoi tannini setosi e già ben integrati con la struttura del vino. Il sorso è agile, lungo e persistente, chiude su un ottima freschezza e quel pizzico di sapidità che richiama la beva, a tratti compulsiva.
È il vino delle occasioni importanti, ottimo da solo, perfetto con carni rosse e selvaggina. Ideale accompagnatore della spalla o schiena d’agnello o di capretto stufata, serviti entrambi con la tipica marmellata di mirtilli rossi, e della coda di bue. Sul fine pasto da abbinare a formaggi intensi ma non troppo piccanti | Per gustarlo al meglio servire ad un temperatura di 14° – 16°C in un calice ampio per vini rossi di buona struttura e intensità. Da bere subito, darà il meglio di sé minimo tra un paio d’anni. Si può lasciare in cantina a riposare per almeno un decennio e oltre.
STMICHAEL.IT
Crediti Fotografici: Kellerei St. Michael-Eppan Cantina