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L’America e il lessico del fashion, Met Gala 2021

L’America e il lessico del fashion, Met Gala 2021

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E dopo uno stop forzato causa Coronavirus, la notte newyorkese a più alto tasso di glamour, uno degli eventi più importanti ed esclusivi del mondo, torna e lascia il segno. Il 2021 torna ad accendere i riflettori e a far sfilare sul tappeto rosso del grande party celebrativo della moda e della storia del costume i nomi più prestigiosi dello star system internazionale unite da un dress code tanto insolito quanto unico guidato da Anna Wintour, regina indiscussa della moda e direttrice di Vogue America.

Il Metropolitan Museum Of Art di New York ha ospitato, come di consueto, il Met Gala, un gala annuale organizzato per raccogliere fondi a favore del Costume Institute.

“In America: a lexicon of fashion” è questo il titolo della mostra curata da Andrew Bolton per il 2021, una retrospettiva sulla moda americana e la sua evoluzione nel tempo. Il senso è riflettere sui caratteri primari, sulla mitologia, le storie essenziali e la cultura estetica su cui si fonda la moda americana dallo sportswear al glamour, l’individualismo, il trash, la sessualità, il femminismo, Hollywood. Concetti complessi riletti in una consapevole allegria dagli stilisti delle celebrities che hanno donato alle loro stelle un momento speciale sul tappeto rosso, con abiti che vanno oltre i confini e gli schemi imposti dalla società.

                  

Un tappeto rosso dove i limiti non esistono, dove le star possono davvero sbizzarrirsi ed esprimere loro stesse in libertà, un red carpet che ha visto sfilare tra i tanti una Kim Kardashian, regina indiscussa del lessico della moda contemporanea, avvolta completamente dalla testa ai piedi in un body nero Balenciaga come per affermare la personalità attraverso la sua cancellazione, non la vediamo ma sappiamo che è lei. Una Billie Eilish diversamente ribelle e punk ma estremamente elegante in versione Marilyn con un abito color pesca di Oscar De La Renta, una Cara Delevigne con un top bianco di Christian Dior simile a un giubbetto antiproiettile con la scritta «Peg the Patriarchy», colorita espressione sessuale, un incitamento a contrastare il patriarcato, un invito rivolto alle donne a sovvertire le tradizionali dinamiche di potere. O la portoricana Alexandria Ocasio Cortez deputata socialista di Bronx e Queens all’esordio sul tappeto rosso del Met ha voluto indossare un abito bianco con una scritta rossa provocatoria sulla schiena: “tax the rich”. Immancabile poi la luminosità di Jennifer Lopez con un long dress firmato Ralph Lauren in stile western e tanti ma tanti altri sono i nomi che ancora una volta ci hanno lasciato a bocca aperta per la loro eleganza e stravaganza.

 

La moda è arte che ha il potere di cambiare il modo in cui guardiamo il mondo, noi stessi, le nostre identità.

 

Serena D’Angelo.

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