Virginia Raggi a Mattino Cinque: “E’ il sesto campo Rom che chiudiamo, ogni anno costavano 20-30 milioni di euro”
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Virginia Raggi a Mattino Cinque: “E’ il sesto campo Rom che chiudiamo, ogni anno costavano 20-30 milioni di euro”
Oggi a “Mattino Cinque” intervista esclusiva alla sindaca di Roma Virginia Raggi, in collegamento dal campo rom La Barbuta mentre si sta procedendo in queste ore allo sgombero delle ultime famiglie che vi erano rimaste.
La Raggi ha dichiarato: “Questo è il sesto campo Rom che chiudiamo da quando è iniziato il mio mandato. Questi campi sono stati aperti a Roma più di 10 anni fa, ogni anno ci costavano tra i 20 e i 30 milioni di euro per mantenere delle famiglie che tutto sommato potevano anche trovarsi un lavoro. Tanti hanno fatto chiacchere, noi con un piano molto serio abbiamo iniziato a chiuderli. Pugno duro con chi non vuole collaborare con Roma Capitale e con chi è dedito ad attività criminali. E invece, supporto per l’avvio a un percorso di inclusione per tutte quelle famiglie che vogliono integrarsi.
Quando abbiamo iniziato circa 3 anni fa con un Bando Europeo, il campo vedeva circa 500 persone dentro. Il soggetto che ci ha supportato in questo percorso è stata la Croce Rossa. In questi anni via via sono uscite le persone che evidentemente avevano altri alloggi, altre sistemazioni. E nel frattempo abbiamo fatto dei patti di responsabilità e collaborazione con le famiglie che volevano avviarsi ad un percorso diverso e quindi abbiamo lavorato con loro. In alcuni casi è stato dato loro il contributo all’affitto e si sono trovati casa. In altri casi abbiamo collaborato con il co-housing, cioè all’interno di una casa molto grande abbiamo inserito due nuclei e ovviamente li seguiamo perché si abituino ad un nuovo stile di vita.
Nelle prossime settimane si ripulirà tutta l’area esattamente come abbiamo fatto nei cinque campi precedenti”.
Parlando poi del problema dei cinghiali, ripresi in diverse occasioni a girare in liberà per la Capitale, il sindaco spiega: “Il controllo dei cinghiali è una competenza regionale. Io ho fatto un esposto contro la Regione perché non controlla la sua popolazione. I cinghiali non sono solo a Roma. Per aiutare la Regione ho sottoscritto un accordo nel 2019 insieme alla Regione e a Città Metropolitana per cercare di collaborare su questo fenomeno. Ebbene, la Regione è riuscita a rimanere inadempiente anche rispetto agli obblighi che aveva sottoscritto su questo protocollo. A questo punto, Io ho fatto un esposto. Ma i cinghiali sono in tutte le città, anche a Milano, Genova e Torino”.
In merito alla questione rifiuti, la Raggi precisa: “Sicuramente lei saprà che in Lombardia ci sono circa 30 impianti di smaltimento rifiuti (tra discariche e inceneritori) e per fortuna il ciclo di smaltimento rifiuti non si blocca mai. Noi nel Lazio abbiamo due impianti: uno di Viterbo e l’altro di Civitavecchia. Quello di Civitavecchia tra poco chiude e noi comuni del Lazio (Roma, Anzio, Comune di Latina, Ponza) non sappiamo mai dove portare i nostri rifiuti. C’è una carenza di rifiuti nel Lazio. Il governatore del Lazio Zingaretti è stato commissariato a Latina perché non ha provvisto la Provincia di impianti adeguati e la Regione è stata sanzionata tre volte. Ho risanato l’azienda dei rifiuti che si chiama AMA che ho trovato con 13 anni di bilanci falsi. E insieme alla Procura della Corte dei conti e la Procura della Repubblica abbiamo risanato 13 anni di bilanci falsi che i miei avversari quando governavano hanno bellamente ignorato e nel frattempo ho provato un piano industriale che sostanzialmente consentirà di risanare l’azienda con l’arrivo di nuovi spazzini, stanno arrivando nuovi secchioni, stanno arrivando nuovi camion e AMA ha ricominciato a fare lo spazzamento delle foglie. Costruiremo 6 impianti per rendere AMA autonoma.
Nel 2018 era stato dato alle fiamme un impianto nel centro della città e questo ci ha impedito di trattare un quarto dei rifiuti della capitale. Allora, io sono favorevole al risanamento di AMA, alla realizzazione di impianti e la nostra azienda sta stringendo accordi anche con società che si occupano di smaltimento tecnologico dei rifiuti. Quindi, usando la tecnologia tutto ciò che è compatibile con il perimetro urbano sarà sicuramente realizzato”.
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