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“Botticelli e Firenze. La Nascita della Bellezza”: un docufilm di Nexo Digital in sala per soli tre giorni

“Botticelli e Firenze. La Nascita della Bellezza”: un docufilm di Nexo Digital in sala per soli tre giorni

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Con la proiezione nelle sale italiane per soli tre giorni, il 24, 25 e 26 gennaio 2022, del docufilm “ Botticelli e Firenze. La Nascita della Bellezza “ Nexo Digital intende divulgare una serie di rievocazioni oniriche, di immagini suggestive della città di Firenze e di riprese di opere straordinarie che si alternano alle voci dei massimi esperti, studiosi, storici dell’arte internazionali che narrano splendore e contraddizioni della Firenze di Lorenzo de’ Medici, alla scoperta di uno degli artisti simbolo del Rinascimento italiano, Sandro Botticelli, il pittore che con la realizzazione di capolavori come “ La Primavera “ e “ La Nascita di Venere “ è diventato uno degli artisti simbolo del nostro Rinascimento.

Il docufilm permetterà di ripercorrere quel periodo mitico attraverso lo sguardo di Botticelli, che rappresenta quegli anni nelle sue opere, esprimendo il carattere dei suoi concittadini nella passione per il lavoro, nell’estrema competitività e intraprendenza, nel saper tessere le giuste relazioni sociali e nel saper soddisfare sempre i desideri dei committenti pubblici e privati.

Nei tre giorni di proiezioni si concretizzerà un viaggio attraverso i capolavori del Maestro racchiusi in quel Museo a cielo aperto che è Firenze: un itinerario inedito per scoprire l’inventore di un nuovo modello di bellezza capace di superare la barriera dei secoli e ispirare i contemporanei

 Sono proprio la sua storia, la sua arte e la sua riscoperta contemporanea ad essere le protagoniste di “ Botticelli e Firenze. La Nascita della Bellezza “, il docufilm, con la voce narrante di Jasmine Trinca, prodotto da Sky, Ballandi e Nexo Digital con il patrocinio del Comune di Firenze, ideato e scritto da Francesca Priori e diretto da Marco Pianigiani, in arrivo al cinema solo il 24, 25, 26 gennaio.

Dalle meravigliose Madonne alle pitture dei responsabili della Congiura dei Pazzi giustiziati e impiccati fuori dalla Porta della Dogana al Palazzo Vecchio, dall’” Inferno Dantesco “ alle “ Pietà “, dagli antichi dei della mitologia ellenica sino al “ Dio apocalittico  del Savonarola “, l’arte di Botticelli sarà indagata attraverso gli interventi di esperti: Alessandro Cecchi, Direttore del museo Casa Buonarroti di Firenze; Ana Debenedetti, curatrice della sezione disegni e dipinti del Victoria & Albert Museum di Londra; Franco Cardini, professore di Storia Medievale all’Università di Firenze; Jonathan Nelson, professore di storia dell’arte presso la Syracuse University di Firenze; Marco Ciatti, Direttore dell’Opificio delle pietre dure di Firenze; Kate Bryan, storica dell’arte; Chiara Cappelletto, professore associato di estetica al Dipartimento di Filosofia dell’Università degli Studi di Milano; Edward Buchanan, Direttore creativo di Sansovino 6.

Nella memoria comune, lo spirito di Botticelli è prima di tutto racchiuso in due suoi capolavori: “ La Primavera “ (1478-82) e “ La Nascita di Venere “ (1483-85) nei quali grazia e armonia germogliano nella Primavera, tanto quanto le centinaia di fiori diversi magistralmente rappresentati dal maestro: nontiscordardimé, iris, fiordaliso, ranuncolo, papavero, margherita, viola, gelsomino; etereo e perfetto, il giardino della Primavera è la sintesi della filosofia neoplatonica in voga alla “corte” del Magnifico. Col Rinascimento è infatti giunto il momento del ritorno degli antichi dei: Botticelli regala nuova vita ai miti creando così le sue opere più famose ed enigmatiche oggi conosciute come “mitologie botticelliane”. Con “ Pallade e il Centauro “ (1482 circa) e “ Venere e Marte “ (1483 circa) il pittore porta le dee e gli dei dell’antica Grecia nel cuore di Firenze del Quattrocento, nella costante e febbrile ricerca di un modello di bellezza che va oltre la rappresentazione della realtà, oltre l’accademia.

 

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