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In sala dal 3 marzo il documentario di Edoardo Leo “Luigi Proietti detto Gigi “

In sala dal 3 marzo il documentario di Edoardo Leo “Luigi Proietti detto Gigi “

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E’ stato già presentato alla Festa del Cinema di Roma ma si preannuncia come un documentario di valore storico quello che nato da un’idea  dell’attore e regista romano Edoardo Leo che lo ha realizzato per raccontare a volo radente, attraverso lo sguardo di chi ha conosciuto Proietti sin dagli inizi della sua carriera – gli amici, la famiglia, i colleghi – e alterna materiali inediti, repertori introvabili e cavalli di battaglia indimenticabili la vita di uno tra i più grandi dello spettacolo.

In questo modo la vita di Luigi proietti, detto Gigi, viene ripercorsa sin dagli esordi, mostrando successi e battute d’arresto, fino al raggiungimento del mito. un viaggio emozionante per scoprire chi era davvero Proietti, grazie a ricerche, backstage e la sua ultima, intensa, intervista.

All’interno del film trovano spazio anche le testimonianze preziose e dettagliate di alcune delle persone che più lo hanno avuto vicino: Renzo Arbore, Lello Arzilli, Paola Cortellesi, Fiorello, Alessandro Fioroni, Alessandro Gassmann, Marco Giallini, Loretta Goggi, Tommaso Le Pera, Nicola Piovani, Anna Maria Proietti, Carlotta Proietti, Susanna Proietti, Mario Vicari.

Spiega il regista: “ è un viaggio cominciato più di tre anni fa. Volevo girare un documentario sullo spettacolo che secondo me ha cambiato le regole del gioco del teatro italiano: “A me gli occhi, please”. E abbiamo iniziato insieme. Lunghe chiacchierate nel suo studio, decine di ore di materiale da guardare insieme. L’ho ripreso ovunque, negli spettacoli, nei camerini, alle prove.  Poi al Globe Theatre una lunga intervista, che non sapevo sarebbe stata la sua ultima.  L’improvvisa uscita di scena di Proietti mi ha catapultato in un film dove era necessario ripercorrere non solo la sua vita ma andare alla ricerca del “suo segreto”. Un viaggio per svelare chi c’era dietro l’uomo di spettacolo.  Ho posato lo sguardo su una carriera infinita, piena di fatti artistici diversissimi tra loro e tutti di enorme importanza. Ho cercato insistentemente un filo che legasse ottanta anni precisi passati praticamente in scena. Setacciando ogni suo lavoro, ogni suo archivio. Intervistando colleghi, amici, familiari. Tutti rapiti dalle gesta artistiche di un autentico eroe dello spettacolo che per più di mezzo secolo ha unito comicità e poesia, alto e basso, pancia e sperimentazione. Ho provato a raccontare a modo mio un grande maestro”.

 

Il docufilm, distribuito al cinema da Nexo Digital con i media partner Il Messaggero, Radio Capital e MYmovies.it. uscirà in sala dal 3 al 9 marzo prossimi.

 

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