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Isola del Cinema: va in onda la serata dedicata a Mario Martone con “ Nostalgia “

Isola del Cinema: va in onda la serata dedicata a Mario Martone con “ Nostalgia “

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L’affascinante location di Piazza San Bartolomeo all’Isola ospita dallo scorso 21 giugno al 3 settembre, organizzato dall’Associazione Culturale Amici di Trastevere, una lunga serie di avvenimenti, dibattiti e proiezioni che rende piacevole trascorrere una di queste lunghe ed accaldate serate romane sulle riva del Fiume Sacro ai romani e non solo.

Ieri sera, alla sala principale del settore cinematografico, la sala Lexus, è stato proiettato il capolavoro di Mario Martone, Nostalgia, ambientato nel cuore di Napoli, nel rione Sanità e nei suoi favolosi sotterranei, un film che ha per protagonista Pierfrancesco Favino stavolta nei panni di un ex scugnizzo, Felice, vissuto al limite tra malavita e birbonate, che dopo tanti anni ritorna nella sua città, Napoli appunto, per riabbracciare la madre e per riappacificarsi con il suo passato.

Alla ricerca di un suo ex compagno di gioventù divenuto ormai un grosso camorrista, si imbatte in un prete, Don Luigi, che accogliendolo nella sua chiesa, tenta di distoglierlo con ogni modo dall’incontrare il camorrista, ma la soverchiante testardaggine di Felice gli impedisce di dare ascolto al prete e riesce a contattare il suo ex amico con il quale, nel compiere un furto in un appartamento, uccisero un uomo.

Molto bella, al limite del patetico, la descrizione del ritorno di Felice a Napoli, la descrizione filmica del suo peregrinare tra vicoli e bassi, l’incontro con la madre dopo tanti anni di assenza, la descrizione della difficoltà di esprimersi in un dialetto che ormai ha dimenticato avendo vissuto per quarant’anni tra Libano ed Egitto ed essendosi anche costruito una famiglia dopo il suo successo come imprenditore, ma soprattutto intensa la descrizione di una città all’interno della quale vivono fantasmi e convivono vita e morte all’interno, anche, delle catacombe.

Ancora una volta Favino si dimostra in grado di rivestire qualunque ruolo da protagonista, ma il cast che forma l’intera vicenda narrata è anch’esso straordinario, da Francesco Di Leva che interpreta Don Luigi a Tommaso Ragno, un Oreste duro e spietato che riesce anche ad emozionarsi, ad uno stupendo Nello Mosca nei panni di Raffaele un vecchio amico e spasimante della mamma di Felice che intende guidarlo, senza riuscirvi, nell’intrico dei misteri della camorra.

Inutile sottolineare la raffinatezza della regia di Martone che con grande abilità riesce a descrivere quel senso di Nostalgia per un passato, per un qualcosa che poteva essere e non è stato ma soprattutto la sottile necessità del protagonista di riappacificarsi con il proprio passato.

Sotto l’aspetto organizzativo del Festival in scena all’isola Tiberina, ci permettiamo di segnalare qualche carenza organizzativa, particolarmente per quanto riguarda la possibilità offerta gli spettatori, di utilizzare una sorta di montacarichi per risalire dal piano ove sono situate la sala Lexus ed il Cinelab ( a livello dell’argine del Tevere ) e fino alla piazza del Fatebenefratelli, la cui manovra è affidata a personale spesse volte introvabile.

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