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Spagna: la città di Caravaca de la Cruz celebra nel 2024 il suo terzo anno giubilare

Spagna: la città di Caravaca de la Cruz celebra nel 2024 il suo terzo anno giubilare

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L’Ambasciatrice di Spagna presso la Santa Sede, Isabel Celàa, alla presenza del Consigliere alla Presidenza della Regione di Murcia e del Vescovo della diocesi Cartagena-Murcia Monsignor José Manuel Lorca Planes oltre che del Sindaco della città di Caravaca de la Cruz José Francisco Garcia, ha presentato il prossimo anno giubilare della città di Caravaca de la Cruz, situata nel nord-est della Spagna nella regione autonoma della Murcia, un punto di riferimento per la religione cattolica, affermazione confermata dal fatto che, nell’anno 1998, il pontefice Giovanni Paolo II concesse alla città la possibilità di celebrare l’anno giubilare “in pepetuum”, ogni 7 anni. Il primo anno giubilare venne celebrato nel 2003: in tal modo la città è diventata la quinta città al mondo con la facoltà di poter celebrare il giubileo perpetuo, insieme a Roma, Gerusalemme, Santiago di Compostela e Santo Toribio de Liébana e fa parte dell’itinerario turistico delle “città teresiane”, giacché vi è un monastero fondato da Maria Teresa di Gesù nel 1576.

Intorno al suo castello, di origine araba, custodito inizialmente dall’Ordine dei Templari e, in seguito, dall’Ordine di Santiago, è custodito il simbolo della città: la croce a doppio braccio tratta dal “lignum crucis”, un pezzo del legno nel quale Cristo fu crocifisso; oggi, è tradizione acquistare la Croce di Caravaca come simbolo di fede e regalarla alle persone più care in segno di affetto e d’amore.

Oltre al suo celebre castello la città vanta un’eccezionale architettura religiosa con le chiese della Solitudine, del Salvatore e la Compagnia di Gesù; il Tempietto e il Monastero di Santa Chiara; le eremite di Santa Elena, San Sebastiano e la Reja e la magnifica Basilica della Santissima e Vera Croce, punti assolutamente da visitare che si succedono in un labirinto di vicoli e strette strade dove è così semplice perdersi come reincontrarsi con se stessi.

Altre mete di turismo religioso sono i cosiddetti Cammini della Croce: quello detto “ del levante “ attraverso il quale si accede alla città Santa, quello della Vera Croce ( che va da Roncisvalle e Caravaca) e quello “ del litorale “ che parte da Cartagine città nota che vanta più di 2.500 anni di storia testimoniati da angoli, strada e vicolo che ricordano il suo passato: notevole il Teatro Romano, costruito nei tempi dell’imperatore Augusto.

La Settimana Santa di Cartagine è stata dichiarata Festa d’Interesse Turistico Interazionale con le sue processioni che si succedono nel corso di ben 10 giorni e che sono le prime a partire in tutta la Spagna.

Anche altre città della Spagna sono dedite al turismo religioso oltre quelle citate e più rappresentative: Mula, Totana, Calasparra, Lorca, Murcia, regione del “Legado Vivo” (ovvero, patrimonio vivente) che lascia intravedere cosa offre ai suoi visitatori; in essa, sin dall’epoca preistorica sorsero diversi insediamenti: la loro eredità è arrivata fino a noi attraverso notevoli opere di arte rupreste.

Il barocco è lo stile principale della regione e ne determina l’estetica; quello che si può ammirare tutt’oggi nei monumenti e nei palazzi è molto particolare ed è conosciuto come “barocco murciano”.

Malgrado la sua piccola dimensione, la Regione di Murcia offre ai visitatori svariati paesaggi di mare e di montagna. La regione vanta 22 aree protette e 2 riserve marine e, sicuramente, la miglior forma di godere le meraviglie che la Regione di Murcia ospita è abbinarle allo sport e alle esperienze naturalistiche.

 

 

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